Generalmente,
quando si effettua un’uscita in un’area di grande interesse
culturale e paesaggistico, ci si concentra solo sugli aspetti storici
e monumentali, dimenticando quello che, con parola abusata, si
potrebbe definire il “Genius Loci”.
Queste escursioni, invece, si concentrano sul luogo in quanto tale,
in quanto punto focale di una serie di elementi che vanno da quello
naturalistico a quello archeologico, ma in un continuum
che tiene conto di ogni elemento, non ultimo quello emotivo. Per
questo, si tratta di escursioni fotografiche.
Non solo perché condotte dal sottoscritto (fotografo di professione) ma anche perché attraverso l’utilizzo del mezzo
fotografico, si può imparare a “mettere a fuoco” (nel vero senso
del termine!) le proprie sensazioni ed emozioni nel momento stesso in
cui esse vengono alla superficie. Ispirate
al libro “Dal Mignone alla Fiora”,
le passeggiate prevedono un programma giornaliero
(dalle 10 alle 16.30, circa) con “l’esplorazione” della
località per sviluppare l’attenzione,
in modo da vedere il
soggetto, identificandolo tra i mille elementi presenti tutt’intorno.
Nel
contempo, si potrà fare la conoscenza di luoghi di grande bellezza e
interesse storico e paesaggistico.
Ogni
uscita avrà un programma autonomo e concluso, diverso per ogni meta. E’ dunque possibile partecipare a una singola uscita
o anche a tutte, ottenendo una sorta di corso
di fotografia sul campo…
Il
pranzo al sacco è a cura dei partecipanti. Il punto di partenza
dell’itinerario sarà raggiunto dai partecipanti con mezzi privati.
La
quota di € 35,00 a
persona comprende le lezioni di fotografia sul campo e la guida alla
località. E’ possibile portare (extra)
uno o più ospiti, che
cioè non partecipano alle sessioni (e alle lezioni) di fotografia ma
interessati solo alla gita, con una quota ridotta a €
15,00 a persona.
Al
momento dell’iscrizione è richiesto un anticipo di €
10,00, da versare grazie al pulsante PayPal qui sotto. Nel caso la gita non possa svolgersi, la quota verrà restituita
integralmente, mentre sarà trattenuta se l’iscritto non si
presenterà il giorno stabilito senza dare adeguato preavviso (almeno
il giorno prima).
Il
numero minimo di partecipanti è di 6 persone (esclusi gli “ospiti”),
massimo 12. In caso di un numero superiore di richieste, potranno
essere messe in calendario ulteriori date.
In caso di maltempo, le uscite verranno
rinviate a data concordata tra gli iscritti. Stessa procedura nel
caso il sito prescelto come meta per l’escursione sia (per le cause
più diverse) divenuto impraticabile e si debba scegliere una meta
alternativa. Le date indicate potrebbero comunque subire variazioni,
anche su richiesta dei partecipanti: in tal caso si provvederà a
concordare una data condivisa.
21
ottobre – Norchia (Viterbo)
Noto
principalmente come centro etrusco sull’antica via Clodia
(realizzata dai Romani dopo la conquista dell’Etruria), Orcla
è stato anche un importante insediamento medievale al confine tra
Longobardi e Bizantini, collocato su uno sperone tufaceo a picco
sulla valle del Biedano. La presenza di forre boscose, necropoli
etrusche, insediamenti rupestri e imponenti ruderi medievali, fanno
di questo luogo uno dei più spettacolari della Tuscia. Durante la
passeggiata, vedremo come riuscire a identificare i “punti forti”
per descrivere un luogo così complesso e stratificato storicamente,
come individuare la luce migliore, come utilizzare il flash, e così
via. Inoltre, ci concentreremo sulla fotografia close-up
e macro, sfruttando la comparsa dei primi funghi e i colori
dell’autunno.
4
novembre – Monte Casoli (Bomarzo)
Riserva
Naturale gestita dalla Provincia di Viterbo, monte Casoli deve il suo
nome alla presenza di un’infinità di abitazioni rupestri scavate
nella viva roccia dello sperone di roccia tufacea che sorge a breve
distanza dal più noto Parco dei Mostri. Ma non si tratta dell’unica
attrattiva di questo luogo: ci sono anche colombari, vie cave
etrusche, i resti di un castello medievale, prati e tanto mistero e
storie affascinanti.
18
novembre – San Giuliano (Barbarano Romano)
Ben
noto per le sue necropoli, il sito di San Giuliano a Barbarano Romano
(protetto da una Riserva Naturale Regionale) offre molte possibilità
per praticare la fotografia naturalistica, oltre a quella più
strettamente archeologica. Anche qui, la storia si stratifica: il
sito prende infatti il nome da un soprastante insediamento medievale
di cui restano tratti di mura e una suggestiva chiesetta. Un luogo,
insomma, in cui è davvero impossibile annoiarsi!
9
dicembre – Monte Venere (R.N. Lago di Vico)
Il
bosco d’inverno esprime al massimo tutto il suo fascino; quando poi
il bosco è rappresentato da una delle più belle faggete d’Italia
(a quote inusualmente basse, tra l’altro), collocata su un colle a
ridosso di uno splendido lago, le possibilità fotografiche e non
solo diventano amplissime! Passeggeremo tra i maestosi faggi secolari
alla ricerca di spunti, sino alla vetta, dove si trova l’unica
grotta vulcanica del Lazio.
Le
escursioni fotografiche riprenderanno poi a Gennaio,
con altre mete interessanti (La Rotonda, Castel D’Asso, Colle
Casale, Corviano, Luni, San Giovenale, ecc.)
Le
escursioni sono facili, ma non per questo vanno sottovalutate.
Occorre vestirsi in modo adeguato, indossando scarpe robuste (ideali
gli scarponcini da escursionismo). Si ricorda di portare con sé
un’abbondante riserva di acqua e un cappello (e magari una
mantellina impermeabile, utile sia per ripararsi da non impossibili
scrosci di pioggia, sia per sedersi sui prati al riparo
dall’umidità), collocando il tutto preferibilmente in uno
zainetto, dove può trovare posto anche l’attrezzatura fotografica.
Camminando su fondo sconnesso, infatti, è bene avere il più
possibile le mani libere.
I
partecipanti si assumono la responsabilità della escursione,
liberando gli organizzatori per eventuali incidenti che possano
avvenire durante la passeggiata.
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