Però, però... le stampe sono state belle. Dandy. Effettivamente lo show è stato definito "Oscar Wilde ai tempi di Frank Zappa (cantante rock, ndr.)". Dandy anni '70.
Le stampe, cercando su internet le ho scovate, sono opera di Gijs Frieling e Job Wouters, artisti olandesi.
Frieling opera su muri o in generale su ampi spazi, tutto temporaneo. Lavora con un gruppo di aiutanti la cui opera è particolarmente importante, visto che non usano disegni preliminari o altro. Il suo stile è un ibrido interessante e folle, dove tutto ciò che l'artista ama si riunisce e annichila: folk e arte religiosa, arte contemporanea e vecchi grandi maestri, murali pompeiani e arte svedese.
Così in questa sua opera qua sotto troviamo di tutto, da Picasso a Hogwarts, finanche una balena che allatta i figli. Un paesaggio all'apparenza placido ma che dà una sensazione di straniamento.
Mi fa venire alla mente tre artisti: Dalì, Mirò e il precedente (di molto) Ieronimus Bosch. Vi consiglio una gitarella a Madrid per una scorpacciata di tutti loro (anche perchè per il resto non è esteticamente bellissima).
I primi due pittori sono surrealisti: esprimevano con i quadri il loro pensiero, che non doveva essere influenzato da ragione nè morale: ecco il perchè della stramberia e del sapore onirico delle loro opere.
Ma ancora più simile, dal mero punto di vista estetico, mi sembra il Trittico del Giardino delle Delizie, di Bosch. L'artista olandese va contestualizzato ai tempi e luoghi in cui viveva, il nord Europa a cavallo tra '400 e '500. Cosa rappresenterà il quadro? Satira sull'umanità? Espressioni di riti esoterici a luicontemporanei, ora perduti? Condanna morale dell'umanità (la chiesa era molto più influente in quelle zone d'Europa che non in Italia)? Pura follia? Boh, però Bosch ha in comune con i due spagnoli un linguaggio complesso e indecifrabile.
L'altro dei due artisti che hanno collaborato con Dries è Job Wouters. Job sembrerebbe un artista delle lettere, nel senso vero e proprio della parola, un maestro di calligrafia. Lui e Frieling si sono conosciuti in occasione dell'uscita di un libro di quest'ultimo, che Wouters ha contribuito a realizzare, con l'immagine di copertina, ma non solo. Le sue lettere creano un effetto di tridimensionalità giocando con tutte le sfumature di due colori che si lasciano il passo lentamente, come un rosso che diventa rosa per poi mischiarsi a un blu sempre più attenuato.Un artista con uno stile tra il gotico flamboyant e l'arabo, diciamo mudejar. Effettivamente i paesi con alfabeto arabo hanno sempre avuto un culto della calligrafia (dal greco, "bella grafia"), che ammiro molto. L'attenzione alla grafia è un po' come l'attenzione al vestirsi: del tutto superflua, ma estremamente piacevole.
Scusate lo stille piatto da esposizione scolastica alla Filippo Fiora. Perdonatemi e diventate fan su facebook!