Esempio di Comunicazione di Violenza per Uomini

Creato il 02 marzo 2012 da Controcornice
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Esempio di Comunicazione di Violenza per Uomini

Posted on 2 marzo 2012 by Alessandra Esempio di Comunicazione di Violenza per Uomini

La comunicazione è alla base delle relazioni.  La cosa sembra banale, ma comunicare è difficilissimo. Le parole che scegliamo, il modo in cui le pronunciamo, la gestualità con cui le accompagniamo cambiano e a volte stravolgono il senso delle cose. Non basta parlare la stessa lingua. Bisogna sforzarsi di mettersi nei panni dell’altri e trasformare il messaggio in maniera che, anche dall’altra parte, sia chiaro quello che lo è già per noi.  Questo è particolarmente valido nella comunicazione tra i due sessi.  Infatti è risaputo che molto spesso quello che comunicano le donne viene male interpretato dagli uomini. Ad esempio se una donna dice “NO” spesso gli uomini lo interpretano come un “ Forse”  oppure “Se insisti diventa si”.  Immagino sappiate di cosa sto parlando.

Proprio in tema di comunicazione mi è davvero piaciuta l’iniziativa  di Gracie Brown,  una studentessa americana di 19 anni, che ha chiesto alle vittime di violenza di postare sul sito di Project Unbreakable le parole dei loro aggressori. Parole che chi ha subito violenza non dimentica mai. L’iniziativa ha avuto un successo inaspettato e sono state molte le persone (anche uomini) che hanno trovato il coraggio, alcune per la prima volta, di denunciare la violenza subita, pubblicamente.  L’articolo dal titolo   Quello che senti quando ti stuprano mostra alcuni esempi della cattiva comunicazione di cui parlavo prima!

Allora mi sono chiesta:” Come si può migliorare questa aspetto comunicativo?”

Di solito, quando cerco di esprimere un mio disagio o il mio stato d’animo, per farmi capire, provo a far calare l’altra persona in una situazione simile. Se l’altra persona è un uomo, però, non sempre questa immedesimazione funziona. Ad esempio se voglio far capire che certe avances sono sgradite, non posso certo aspettarmi che un uomo si senta infastidito dalle avances di una donna… o almeno non nella stessa misura. Allora devo trovare una situazione simile, che produca su di lui lo stesso effetto che produce in me l’avance fastidiosa.  Mi sono spiegata?

Quando si parla di violenza, allora, mi verrebbe di usare un paragone che possa far capire agli uomini lo stato di disperazione che questa azione provoca alle donne che la subiscono, perché secondo me la maggior parte di loro non lo capisce!

Immaginiamo ad esempio che, per qualche motivo, le donne diventino aggressive e che, come mantidi religiose, attirino nelle loro braccia uomini inermi e poi ZAC, un colpo secco e via, viene reciso uno dei due gioielli di famiglia, oppure viene eseguito un lavoretto alla Lorena Bobbit e tanti saluti! Anzi, visto che ci siamo, aggiungiamo qualche sberla e qualche calcio in bocca, tanto per spostare l’attenzione dal dolore all’inguine!  Ovviamente sto ragionando per assurdo! Ma, di fronte a questa ipotesi, sono sicura che tanti uomini porterebbero, istintivamente, le mani alle parti intime  immaginando l’immenso dolore che proverebbero se subissero questo trattamento.  Il tutto, poi, senza sapere perché oppure solo per aver dato confidenza alla donna sbagliata!  Ecco, questo è in minima parte, quello che subiscono le donne!

Provate a immaginare come sarebbe per voi se succedesse una cosa simile e ripensateci tutte le volte che leggete  una notizia che riporta l’ennesimo atto di violenza su una donna.

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