Esempio di una piccola consulenza naturopatica-scientifica

Da Democratic Nutrition @DemoNutrition

Il nostro amico Federico ha 25 anni, nel tempo libero si dedica ad alcune impegnative discipline fisiche (Triathlon e Wu Shu), segue una dieta semi-vegetariana (scarsa presenza di cibi carnei) e ci ha chiesto una consulenza sulla sua condizione, che può essere riassunta in una co-presenza di varie allergie, probabilmente di origine genetica (polline delle graminacee, polvere, pelo di animali domestici) che si manifestano in problematiche respiratorie. Ci siamo incontrati e ne abbiamo discusso a voce. Quella che segue è una piccola “scheda riassuntiva” che abbiamo scritto per l’occasione e che il nostro amico ci ha permesso di condividere.Ad oggi, gli studi sul rapporto tra nutrizione ed allergie sono ancora limitati, ma si ritiene che, almeno per quanto riguarda il contenimento della rinocongiuntivite allergica, potrebbero aiutare i probiotici (con Lactobacillus e Bifidobacterium) e alcuni nutrienti, ossia:
- Acido alfa-linolenico. Si trova nelle noci e nei semi di chia / canapa / lino, che però vanno macinati prima del consumo.
-Carotenoidi. Ottime fonti, tra la verdura: zucca, carote (preferibili come succo, oppure cotte), spinaci, patate rosse (“batata”), cavolo verza, cime di rapa, pomodori (preferibili come polpa/succo). I carotenoidi di queste verdure sono meglio assorbiti se associati ad una fonte di grassi, come l’olio di oliva o la frutta a guscio (noci, mandorle, anacardi etc). Oltre alla verdura, ci sono anche alcuni frutti particolarmente ricchi di carotenoidi, ossia anguria, kaki e papaya.
- Miso. Ma in generale potrebbero aiutare anche un elevato consumo di prodotti a base di soia, ossia fonti di iso-flavoni, come il tofu ed il tempeh.
Bisognerebbe fare uno sforzo per provare ad includere alcuni di questi cibi a livello quotidiano nella propria dieta almeno per qualche settimana, ed osservare se in questo periodo ci sono miglioramenti nelle occasioni in cui di solito si presenterebbe i sintomi allergici.
Durante il nostro incontro, abbiamo parlato a voce con Federico (su sua iniziativa) di come sia possibile strutturare una dieta interamente vegetariana, e aggiungiamo questo:
Non è ancora chiaro se la carne abbia un ruolo rispetto ai sintomi delle malattie allergiche, ma effettivamente alcuni studi (ad esempio questo) suggeriscono di sì, e sappiamo che le donne vegetariane negli Stati Uniti sono meno soggette alle allergie rispetto alle donne onnivore.
Ma proviamo a considerare qualche altro aspetto, oltre a quello alimentare, tenendo conto che lo scopo della Naturopatia Scientifica è quella di provare ad individuare delle vie di miglioramento osservando il complesso di una persona, anche al di là della sintomatologia specifica. In questo caso, sappiamo quanto duramente il nostro amico si alleni a livello fisico per le discipline che segue...
Vorremmo invitare a fare particolare attenzione a non cadere nella trappola del sovra-allenamento, specie per il triathlon, dove è piuttosto comune. Non è necessario aver studiato il Taoismo per sapere che il troppo fa male! Il corpo ha bisogno di uno stop di compensazione tra un allenamento e l’altro e, dopo una prolungata fase di allenamento intenso, a volte possono essere necessarie persino alcune settimane di riposo prima di tornare ad allenarsi al meglio.
Infine, sappiamo che per un condivisibilissimo spirito ecologista Federico usa quasi sempre la bicicletta per i suoi spostamenti, che avvengono anche in strade molto trafficate...
Quella della bicicletta è un’abitudine che riteniamo eccellente, ma - considerando lo spaventoso inquinamento atmosferico della nostra provincia, che è uno dei fattori esacerbanti per le allergie - forse è bene considerare l’utilizzo di una maschera anti-particolati nelle ore di punta.
Per ora è tutto, speriamo di essere stati utili al nostro amico e lo invitiamo a farci sapere come procederà!

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