Il Natural resources defense council (Nrdc), una delle più note ed autorevoli associazioni ambientaliste statunitensi, ha lanciato in questi giorni un pesante attacco alla Marina militare Usa (Navy), secondo cui la Navy, appunto, sarebbe pronta ad uccidere più di 1.000 balene ed altri mammiferi marini nei prossimi 5 anni con i test di addestramento che utilizzano pericolosi sonar e materiale esplosivo.
All’appello ha aderito anche una star del cinema, lo ”007” Pierce Brosnan, che ha affermato: ”Le balene non dovrebbero soffrire e morire per le esercitazioni militari”. Gli ecologi lungamente hanno sostenuto che l’incolumità di alcuni animali, comprese le balene, è minacciata da sonar utilizzati sui mezzi navali più moderni.
Nel 2003 scienziati britannici e spagnoli hanno suggerito, con vari articoli pubblicati sulla rivista Nature, che i sonar possono causare spiaggiamenti ed embolie gassose.
Essi disorientano l’animale, causando i famosi quanto tristi spiaggiamenti che lo portano alla morte, se non si interviene tempestivamente con un piano di recupero e reinserimento in mare. Gli spiaggiamenti di balene sono molto diffusi, poiché questa specie utilizza per orientarsi un sistema di ecolocazione.
Per studiare il fenomeno dello spiaggiamento, sono stati prese in considerazione tutte le registrazioni degli ultimi 1.000 anni per cercare di valutare l’incidenza dei sonar in questo fenomeno. L’ordinamento giudiziario degli Stati Uniti ha ordinato al reparto della difesa degli Usa di limitare rigorosamente l’utilizzo di sonar a bassa frequenza durante i periodi di pace, almeno fino a quando non si saranno effettuati degli studi sugli impatti ambientali causati da tali tecnologie. I conservatori sono preoccupati che anche i test sismici usati per rilevare giacimenti di petrolio e di gas sottomarini possano danneggiare la capacità di ecolocazione e di udito delle balene.
Ci uniamo quindi all’appello del popolo americano, nella speranza di riuscire a fare qualcosa per proteggere e tutelare questi giganti del mare. Ci stupirà sapere che le balene sono ”respiratrici coscienti”: devono cioè decidere quando respirare. Mentre dormono, non possono cadere in uno stato di incoscienza per periodi troppo lunghi, proprio perché devono essere coscienti per poter respirare. La soluzione al problema è ottenuta facendo sì che sia solo un emisfero per volta del loro cervello a dormire. Così le balene possono riposare, ma non sono mai completamente addormentate.
Loro una soluzione l’hanno trovata, e ci sentiamo di poter affermare che anche la Marina militare potrebbe provarci, modificando, senza per questo dovervi rinunciare, il suo piano di esercitazioni.
Written by Cristina Biolcati