Segue un nuovo brano del reportage d’Andrea Chiriu, che descrive con completezza i recenti sforzi del Governo di Hanoi per modernizzare l’Esercito popolare vietnamita (Epv). «Attualmente l’Esercito popolare vietnamita (Epv) si divide in cinque forze armate: esercito, aeronautica, marina, guardie di frontiera, polizia marittima. Il Vietnam è poi diviso in sette regioni militari, più l’alto comando situato nella capitale Hanoi.
Il generale Võ Nguyên Giáp, oggi 101enne
L’esercito conta su mezzi bellici piuttosto datati e quasi tutti di derivazione sovietica. L’ossatura delle forze corazzate è ancora rappresentata dai vecchissimi carri armati T-55 e T-62 risalenti agli anni cinquanta e sessanta, più o meno aggiornati, mentre il top degli Mbt (Main Battle Tank) vietnamiti è rappresentato dai T-72. Sul versante mezzi trasporto truppe (Apc – Armored Personal Carrier) e di sostegno alla fanteria (Ifv – Infantry Fighting Vehicle), la massa è composta da mezzi delle serie Bmp e Bdrm. Nei depositi vietnamiti riposano anche molti mezzi di produzione americana di preda bellica, di cui è lecito dubitare lo stato di conservazione e la prontezza d’uso.
L’aeronautica è organizzata in tre divisioni aeree, sei divisioni di difesa contraerea e una divisione addestramento. Le forze d’attacco si basano sui vecchi caccia Mig-21, su bombardieri Su-22, nonché su una manciata di relativamente moderni caccia Su-27 e i nuovi multiruolo Su-30».
(Francesco Giappichini)