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Esercizi per scrivere: dalla trama all’intreccio narrativo

Creato il 27 giugno 2013 da Scrid

Vi ho lasciati la scorsa settimana con il compito di sviluppare due distinti personaggi. Adesso vi torneranno utili per stendere un primo schema su cui sviluppare il vostro racconto.

I personaggi traducono in azione ciò che è inizialmente soltanto un’idea, gli danno vita. E perché un personaggio prenda vita, come tutti noi, ha bisogno di precise condizioni: un obiettivo verso cui tendere (il suo desiderio) e infiniti ostacoli (le sue paure) da superare per raggiungerlo. Accanto a questi primi due riferimenti, potreste aggiungere tutto ciò che avete imparato a conoscere di lui: chi è, cosa fa nella vita, quanti anni ha, qual’è il suo passato e soprattutto cosa vuole? Qual’è il suo desiderio? Quale sarà l’evento che spingerà il nostro eroe a rincorrere tale desiderio o magari, perché no, a fuggirlo?

Si sta così lentamente delineando quella che sarà la struttura portante del racconto, che è importante progettare prima e tenere sempre a mente durante la fase di scrittura vera e propria, per dare alla storia una direzione.

Lo schema narrativo classico prevede

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Inizio: in questa fase, di solito, si delinea la personalità dei personaggi e l’ambiente in cui agiscono. E’ qui che ci si aspetta di leggere il primo dei colpi di scena, l’evento che arriverà improvviso a rompere gli equilibri e reclamare una reazione del protagonista, dando così una svolta alla storia.

Sviluppo: a questo punto ogni azione del personaggio sarà dettata dalla volontà di porre fine ai conflitti creati dal quell’incidente scatenante, in un escalation di ostacoli che lo condurranno sino all’apice della vicenda, al climax.

Risoluzione: giunge solitamente dopo un secondo colpo di scena, quando il protagonista ha messo in campo tutte le sue doti e gli ostacoli sembrano ormai insormontabili, la svolta inaspettata arriva per condurre, appunto, la storia verso la sua risoluzione, nel bene o nel male, al suo finale.

All’interno di questo schema – evidentemente meno rigido di quanto possa apparire, stando alla quantità e la varietà di storie che vi hanno preso spunto – tutto può accadere: l’irruzione in scena di nuovi personaggi, il delinearsi di trame parallele e così via.

L’esercizio

All’inizio vi servirà soltanto nel ricostruire, per grandi linee, il percorso che il personaggio dovrà fare per ottenere o ricongiungersi con il suo oggetto del desiderio. Il vostro compito di autori è impedire questo ricongiungimento, ideare ostacoli sempre più grandi da disseminare sul cammino del protagonista e stare a vedere cosa accadrà. Le possibilità, allora, diventano illimitate.

Un ostacolo potrebbe essere il secondo personaggio che avete ideato, un nemico, un ambiente ostile, il fato crudele, insomma, accanto al vostro protagonista, non potrà mancare la presenza di un antagonista con cui battersi. I loro percorsi, all’interno del romanzo, saranno speculari, perché tenderanno allo stesso oggetto del desiderio, ma con finalità opposte: l’uno (il soggetto) per il proprio bene e l’altro (l’oppositore) per trovare appagamento nella sofferenza del primo. Avrete così due schemi paralleli – anche se in realtà potreste sentire l’esigenza di strutturare uno schema per ogni personaggio utile allo sviluppo della trama (coloro che aiuteranno o ostacoleranno il soggetto nel suo cammino verso l’oggetto) – il modo in cui li disporrete, li farete interagire, incontrare e scontrare i loro percorsi lungo la storia, costituirà il tessuto stesso del vostro romanzo: l’intreccio narrativo.

L’obiettivo

Quanto più complicato sarà l’intreccio più utile vi tornerà anche avere uno schema delle fasi intermedie della trama, cioè delle azioni, che pur non essendo nodali nella narrazione, dovranno comunque compiere i vari personaggi affinché partendo da un punto iniziale arrivino ad una fase di risoluzione.

Fate sempre in modo durante questa fase di sviluppo della trama che ogni sequenza inserita in scaletta sia collegata al successiva in un crescendo d’azione. Chiedetevi, davanti alla vostra scaletta completa, se la storia che si è delineata racconti davvero ciò che vi eravate prefissi di scrivere. Altrimenti, è proprio a questo che serve uno schema: a riscrivere gli snodi principali della storia fino a quando non trovate la soluzione ideale. Riscrivere è un altro degli esercizi consigliati per affinare la vostra tecnica.


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