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Ok, sei pronto per una cosa che ti cambierà la vita? So benissimo che hai un jeans preferito. E conosco bene il dolore quando prima o poi si strappano in ginocchio, sedere, cavallo o in un altro posto. Ma non c’è più da cui preoccuparti, non sei destinata ad avere una cassettiera piena di pantaloncini di jeans tagliati perché oggi ti faccio vedere come rammendare gli strappi dei jeans con quello che hai imparato nell’ultima lezione della serie Impara a Cucire a Macchina: il punto indietro.
Che cosa esattamente vuol dire rammendare e com’è diverso da rattoppare? Quando rattoppi un pantalone, ad esempio, applichi un tessuto sopra un buco o uno strappo, coprendolo. Quando rammendi, ricrei il tessuto che manca con solo filo e ago. Sì, a volte mi piace molto l’effetto di una toppa (hai mai visto questi jeans con toppe di merletto? Bellissimi!), ma a volte non voglio qualcosa decorata, ma un jeans normalissimo. Ed è in questi casi che rammendare è una roba fantastica. Ho perso il conto di quanti strappi ho rammendato dei jeans miei e di mio marito. Ogni volta che lo faccio, faccio un bel sospiro di sollievo per aver salvato ancora un altro capo amato dalla mia Montagna Di Vestiti Da Tagliare e Refashionare.
Tutto quello che ti serve per rammendare è il punto dritto e il punto indietro. Alcune macchine, ad esempio la mia Elna Lotus, ha un punto rammendo apposto che va avanti e dietro con spazi perfetti. Sembra una cosa meravigliosa, ma a dire il vero non lo uso mai. E’ piuttosto piccolo e si può inclinare solo un pochino in una direzione o l’altra, ma abbiamo la tendenza di formare strappi come il Grand Canyon nei nostri jeans, quindi questo punto specifico è piuttosto inutile per noi. Ma te lo faccio vedere brevemente lo stesso.
Diciamo che hai un buco piccolo. Diciamo che assomiglia ad un X disegnato con la penna sul un pezzo di tessuto piegato a metà.
Mettilo sotto l’ago. Il mio punto rammendo funziona meglio con il piedino per asola automatica (quella cosa gigante là sulla mia macchina).
Come vedi, non solo ho sbagliato di grosso la posizione del tessuto sotto l’ago, ma evidentemente avevo inavvertamente aggiustato l’inclinazione del punto. Be’, te l’avevo detto che non lo uso mai. Il mio punto è questo: il punto rammendo a volte ti può limitare un po’ troppo.
Non so come va per te, ma le ginocchia dei miei jeans hanno la tendenza di strapparsi in modo molto improvviso e molto gigantesco. Poi si sviluppa non solo su una linea, ma aprendo anche verticalmente. Quindi mi serve una certa flessibilità quando rammendo. Diciamo che i tuoi jeans presentano uno strappo sia orizzontale che verticale. Diciamo che assomiglia a qualche linea orizzontale disegnata con la penna sul un pezzo di tessuto piegato a metà.
Quindi usa il piedino normale e il punto diritto normale. Inizia un po’ sopra la parte più alta dello strappo/delle linee di penna e cuci dritto, passando sotto la parte più bassa dello strappo/linee. Premi il selettore retromarcia e fa il punto indietro di nuovo verso l’alto, ma muovendo appena appena il tessuto con le mani in modo che si crea una nuova cucitura vicinissimo a quella originale. (Ti serve aiuto con il punto indietro? Guarda la mia lezione sul punto indietro qui!)
Continua a cucire avanti e dietro, avanti e dietro in questo modo. Tiene il dito sul selettore retromarcia per poterlo premere e lasciare mentre guidi il tessuto con l’altra mano. Se lo trovi complicato, usa entrambi le mani per guidare il tessuto mentre cuci verso il basso, ferma, e premi il selettore retromarcia mentre torni su, lasciando che le griffe di trasporto fanno il grosso del lavoro.
Continua così per un bel po’ (forse vorrai mettere un po’ di musica buona) fin quando non avrai una bella confusione di cuciture come vedi sopra. Potresti voler fare un rammendo relativamente rado come questo o molto più denso a seconda del tipo di tessuto e la natura del buco o strappo. Il bello di questo metodo di rammendo è che hai molto più controllo per coprire la zona che devi coprire. Lo so che stai pensando quanto sia brutto il mio rammendo sopra e sono pienamente d’accordo. Ma ricorda che userai un colore di filo il più simile possibile al tessuto. Ma volevo prima farti vedere come funziona il rammendo e ti consiglio di fare qualche prova su un ritaglio di tessuto prima di farlo su un capo a cui ci tieni.
Andiamo avanti e prendiamo il nostro jeans preferito con uno strappo. (Onestamente, questo non è il mio jeans preferito perché l’ho già rammendato, quindi facciamo finta. Se mi ricordo bene, questo jeans qui si è strappato il primo giorno di Me Made May 2014 e quindi non l’ho più potuto indossare per il resto della sfida.) Allora, secondo te, di che colore è? Indubitamente blu, ma di che tonalità? Il tessuto di jeans è di solito tessuto con fili blue e fili bianchi, e la maggior parte dei jeans vengono poi stonewashed (letteralmente lavati con pietre) per rendere alcune zone più chiare. Poi ci sono i soliti danni di usura, quindi troverai che il tuo jeans presenta diverse sfumature del colore blu! Quello che bisogna fare è guardare dov’è lo strappo per poterlo confrontare con il colore del filo. Anche se gran parte del tuo jeans è blu notte, potresti aver bisogno di un filo color celeste o addirittura bianco!
Per garantirti un successo nel rammendo, è meglio usare un po’ di interfodera leggera e termoadesivo per tenere fermi tutti quei fili bianche che attraversono lo strappo e per creare uno strato di base per le nostre cuciture. Questo buco è, stranamente, piuttosto piccolo, quindi forse ce l’avrei potuto fare senza, ma preferisco usarla sempre. (Scusa la foto inutile. Forse non è stato così saggio fotografare l’interfodera bianca su uno sfondo bianco.)
Taglia un pezzetto di interfodera un po’ più grande del tuo buco. Non ne serve molto, quindi puoi usare tutti quei pezzetti a forma strana di interfodera rimasti da altri progetti, se usi mai l’interfodera. (A dire il vero, la uso raramente. E uso quella leggera solo per rammendare!) Gira il jeans alla rovescia e stira sopra lo strappo per appiattirlo bene. Poi posiziona l’interfodera sopra lo strappo con il lato con l’adesivo sotto, e attaccala con il ferro da stiro. Segui le istruzioni della tua marca di interfodera e usa un telo da stiro per evitare di farla sciogliere. (Sì, una volta ho fatto proprio così.)
Rigira il jeans di nuovo nel senso normale e infilalo sul braccio libero della macchina da cucire. (Non sai che cosa sia il braccio libero? Leggi la ia lezione sull’Anatomia della Macchia da Cucire!) Il più vicino è lo strappo ad una delle aperture del tuo capo, il più facile sarà manovrarlo. Purtroppo, gli strappi nelle ginocchia sono nel posto più complicato da manovrare, essendo lontano da tutte le aperture. Se guardi bene la foto sopra, vedrai che il mio filo è stato tirato sopra il tessuto a destra. Vedrai che il colore è troppo chiaro per quella parte del jeans, ma è perfetto per il ginocchio.
Posiziona il tessuto il meglio che puoi. Il tessuto ha un disegno diagonale, quindi cerco di cucire in parallelo con quelle linee per farli assimilare di più. Comincia a cucire avanti e dietro, avanti e dietro, come abbiamo fatto nella prova prima.
Ed ecco il mio strappo rammendato! Accartoccia la gamba del pantalone per poterci mettere intorno la mano, con l’indice all’interno del ex-buco e il pollice sull’esterno. Premi un po’ e sentirai come i fili hanno in essenza creato un tessuto nuovo dove prima non c’era niente. Incredibile, vero?
Questo è il mio jeans preferito (su cui mio figlio ha versato un pasto d’aereo e un bicchiere di vino due volte, lasciando una macchia che ho coperto con vigne e foglie fatte di resti di altri jeans). Come vedi, li ho già rammendati.
Ma guarda il colore da più vicino. Ho usato per prima lo stesso filo che ho usato in questo tutorial, ma finiva per essere più scuro di quello che aspettavo. Ma non avevo un azzurro più chiaro, quindi ho finito per fare un po’ con il filo azzurro e un po’ con filo bianco.
Da vicino ha un effetto un po’ zebresco, ma scometto che nessuno l’ha notato proprio il giorno 22 di Me-Made-May 2014 (indossato con il Coprispalle “Perfetto”), o neanche gli altri giorni che li ho indossati. Certo, trovi il rammendo se lo cerchi, ma secondo me i jeans dovrebbero avere un effetto un po’ usato, altrimenti non esisterebbero delle persone che comprano i jeans già strappati. (Una cosa che onestamente non capisco. Evidentemente non capisco bene la moda.)
Giusto un’altra cosa; se hai per caso un taglio diritto e pulito, ad esempio se hai accidentalmente tagliato il pantalone mentre tagliavi le stoffe sulle gambe (ma dai, chi mai farebbe una cosa del genere?!), segui la stessa tecnica di rammendo descritto sopra come se fosse uno strappo sfilacciato. Perché se pensi di cucire con un punto zig zag lungo il taglio per unire i due lati, assomiglierà ad una cicatrice gonfiata. E quel effetto non piace a nessuno.
Allora, ci hai provato? Hai recuperato il tuo jeans? E’ una bellissima senzazione, vero?! L’unico svantaggio è che, ora che sai come rammendare i jeans, ti chiederanno tutti di sistemare anche i loro! Ma sai che altro? Per quanto mi riguarda, rammendare i jeans vale come refashioning perché modifichi un capo di abbigliamento, quindi congratulazioni per quello che potrebbe essere il tuo primo refashion!
Questo tutorial di esercitazione fa parte di questo corso di cucito per principianti!