Esiste ancora la vergogna?

Creato il 22 ottobre 2012 da Speradisole

Cos’è successo a questo paese!!! Non passa giorno che non scoppi qualche scandalo legato a chi riveste cariche importanti.

Un giorno un assessore protesta perché con 8.000 euro al mese non sa come fare per tirare avanti.

Un presidente dell’Aler parcheggia al posto riservato ai disabili e quando il cittadino disabile protesta, per tutta risposta gli taglia le gomme dell’auto.

Una consigliera regionale sfila in bichini con suo seno e culo rifatto e poi si vanta che così fan tutte. Non è la sfilata che  è scandalosa, ma se chi la fa è anche un rappresentante politica del paese, dovrebbe avere un maggiore senso del buongusto e della dignità.

Quell’altro, sfacciato come pochi,  si compra le ville e la jeep (perché nevicava) coi nostri soldi e chissà quanti altri “Fioriti” ci saranno nascosti da qualche parte.

Un presidente del consiglio, per fortuna ex, che fa le notti bravi con le puttane,  le paga con incarichi pubblici e ha il coraggio di dire ai giudici  che non ha mai fatto niente, solo belle serate danzanti. E’ probabile, vista l’età del protagonista, ma che le puttane fossero a corte e portate con le macchine pubbliche è un fatto. Almeno questo abbia la decenza di ammetterlo e di vergognarsi, ma no, nega di avere detto quello che ha realmente detto.

Cento, tra indagati e condannati, siedono in parlamento ed è come se la cosa fosse del tutto naturale. Nesuna vergogna, anzi, un vessillo da sbandierare: « sono innocente finché non mi condannano definitivamente o non mi prescrivono.» Ed anche quando sono condannati definitivamente non hanno nessuna vergogna e continuano a risiedere in quel parlamento.

Un parlamento talmente servile da arrivare e ritenere che una sgualdrinella minorenne sia la nipote di Mubarak, il tutto per salvare il capo pedofilo. Avvocati cosiddetti di grido che si squalificano da soli nel sostenere tesi così irragionevoli. Nessuna vergogna. Ma dove hanno messo il cervello queste persone?

Gli indagati sono tutti “sereni”, sorridono soddisfatti, come se essere dei truffatori, ladri, mafiosi e camorristi fosse una passerella ed una esibizione da medaglia d’oro.

Un Formigoni che ridacchia e minaccia i giornalisti, mostra una tranquilla arroganza senza il minimo senso di vergogna. Quasi fosse un privilegio dare, da buon cattolico ciellino, il  cattivo esempio. La sfrontatezza con cui ha ostentato e ostenta il suo essere superdotato di consenso, l’ha trascinato nel grottesco.

Capi  e rappresentanti di una formazione politica che urlano che con la bandiera italiana ci si deve spazzare il culo e che alzano il dito medio all’inno di Mameli. Arroganti, ignoranti e xenofobi, hanno fatto di questo paese una palestra di cattivo gusto e maleducazione.

Rappresentanti politici o del popolo  che usano la tecnica del “dichiaro qualsiasi puttanata mi venga in mente, colpisco nel segno dei possibili miei elettori , ottengo il risultato che mi ero prefisso, poi al limite faccio un po’ di commedia, tanto il gioco è fatto”

Mai che si senta dire da qualcuno: «È vero, mi vergogno profondamente per quello che ho fatto e, per un bel po’ di tempo, non mi faccio più vedere né sentire.»

Credo che si debba  affermare con forza che è ora di cominciare a vergognarsi e ricollocare la categoria della vergogna al posto che merita.

E di robe di cui vergognarsi ce ne sono molte, dalle più grandi alle più piccole.

E allora ricominciamo a dire con forza che è vergognoso utilizzare cariche pubbliche per fini personali; è vergognoso praticare l’evasione fiscale; è vergognoso tenere le case sfitte; è vergognoso non alzarsi sul tram di fronte a una persona anziana; è vergognoso posteggiare sugli spazi per i disabili e non fermarsi davanti alle strisce pedonali; è vergognoso usare con arroganza e prepotenza il proprio ruolo dirigente; è vergognoso sfruttare donne e uomini in qualsiasi modo.

Sicuramente ci sono tante altre cose vergognose da aggiungere a questa lista; il problema però rimane il riabituarsi a dirlo, a voce alta e senza problemi.

Non è un cambio generazionale che si deve fare, ma un totale cambio di mentalità e cominciare a porsi il problema  di essere davvero dei buoni esempi per il paese se si vuole davvero, con onestà e serietà, rappresentare il paese e far parte di un paese civile.

E, a proposito di arroganza e prepotenza del proprio ruolo di dirigente, vale la pena ascoltare questo video di pochi giorni fa

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