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Esorcismo in difesa dei pendolari della linea Cremona-Piacenza

Creato il 19 dicembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Dopo la serie interminabile di maledizioni che hanno trasformato i treni in un film horror degno dei più lividi incubi di David Lynch, non potevano che intervenire, non sappiamo se volontariamente o su decreto ad hoc della curia vescovile, due apprezzati esorcisti entrambi cattolico-democratici, l’uno in maggioranza, Giuseppe Trespidi, l’altro fieramente all’opposizione di Salini, Giuseppe Torchio. Che cosa escogiteranno ora le forze demoniache dopo la soppressione dei treni Cremona-Piacenza-Cremona e la mozione Torchio-Trespidi? Che cosa voterà il centrodestra?

Al Presidente
​della Provincia e del
​Consiglio Provinciale

Mozione urgente per il Consiglio provinciale del 23 dicembre 2013

Oggetto: servizio ferroviario delle linee Cremona – Piacenza e Parma – Piadena- Mantova -Verona

PREMESSO CHE:
• l’orario invernale delle Ferrovie dello Stato ha introdotto modifiche, in forte riduzione nell’offerta di servizio nelle linee Cremona – Piacenza e Parma – Piadena – Mantova – Verona, nonostante l’impegno pubblico assunto dall’A.D. di FS Holding Moretti, consistente in alcuni miliardi di investimenti in favore delle linee pendolari e minori;
• tali modifiche si sostanziano nell’eliminazione del servizio ferroviario sulla linea CR – PC sostituendo il treno con un autobus, sulla tratta a suo tempo indicata come itinerario di collegamento all’Alta Velocità MilanoRoma dopo la soppressione del Pendolino BG-BS-CR-Roma e di pura eliminazione dell’ultimo collegamento serale tra PR-MN e collegamento a VR, in totale contraddizione con l’esigenza di realizzare il Ti-Bre ferroviario attraverso la stessa tratta, con spending review di tre quarti inferiore al precedente itinerario;
• i tempi di percorrenza degli autobus sono nettamente superiori a quelli del treno;
• con tali modifiche il servizio viaggiatori ha subito un palese declassamento che si è sostanziato in legittime proteste da parte degli utenti abituali e in sconcerto per gli altri che potevano o intendevano usufruirne;

CONSIDERATO CHE:
• non si conoscono le iniziative che la Provincia di Cremona ha intrapreso o intende intraprendere per ovviare a questa ulteriore e costante dequalificazione dell’offerta di servizio ferroviario che i Cittadini cremonesi stanno subendo;
• non si conoscono quali sono i risparmi che le FS hanno realizzato o ritengono di realizzare con questa modifica dell’offerta di servizio;
• non si conoscono quali sono i costi in termini di efficienza e di qualità del servizio erogato che i Cittadini utenti attuali e/o potenziali debbono sobbarcarsi;
• non si conosce che tipo di rapporto si è instaurato o si intende instaurare con gli utenti delle su citate linee ferroviarie;

IL CONSIGLIO PROVINCIALE IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA:
• ad intraprendere delle azioni concertate con le Province di Piacenza, Parma, Mantova e Verona, nonché con il Comune di Cremona Casalmaggiore e Piadena, verso le Regioni Emilia, Lombardia e Veneto affinché siano adottate misure di ripristino del servizio ferroviario soppresso;
• ad elaborare un progetto atto ad ovviare al progressivo isolamento della città di Cremona e del territorio cremonese e casalasco e della dequalificazione dei collegamenti ferroviari provinciali, interprovinciali e nazionali;

Cremona, 17 dicembre 2013
Consiglieri provinciali: Giuseppe Trespidi, Giuseppe Torchio….

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