Come utente di Facebook, nonché come editor di Studio83, mi è capitato spesso di ricevere richieste di amicizia da persone che avevano appena pubblicato un libro e utilizzavano Facebook per promuoverlo. Di norma non ho problemi ad accettare l’amicizia di gente che non conosco, se vedo che abbiamo un tot di amici in comune e tutti dello stesso “giro” (scrittura, editoria ecc.). Mi è capitato anzi di “conoscere” autori o editori via Facebook e poi avere l’occasione di incontrarli a fiere del libro e presentazioni, e si è sempre trattato di persone interessanti e piacevoli conversazioni.
Capita spesso, però, che Facebook venga usato come strumento improprio, catturati dalla facilità che offre nel diffondere link e articoli o nel prendere contatto con la gente. Ed è così che arrivano piogge di segnalazioni non autorizzate sulle bacheche, o persone che ti chiedono l’amicizia, ti perseguitano per un mese cercando di venderti il loro libro e invitarti alle loro presentazioni e poi scompaiono nel nulla.
Quando un autore promuove il proprio libro (sia che lo faccia in autonomia con self-publishing, sia che affianchi l’editore), deve sempre tenere a mente (come dicevamo qualche tempo fa a proposito dell’invio dei manoscritti) che è in un certo senso manager di se stesso, che deve sapersi porre nel modo giusto e relazionarsi in modo vero con gli altri.
Relazionarsi, appunto: parlo di una comunicazione vera e propria, che includa un destinatario, non solo un mittente, e che possa arricchire entrambi in uno scambio di opinioni, interessi e letture. Apparire dal nulla, pubblicizzarsi e poi sparire non aiuta affatto, anzi è deleterio per l’immagine dell’autore e, di conseguenza, per il libro che si vuole promuovere.
Ricordiamo, quindi, una lista di consigli che ci aiuteranno a pubblicizzare in modo proficuo noi stessi e il nostro libro, senza che le nostre comunicazioni si trasformino in odiosa spam:
- non essere monotematici: utilizzare Facebook solo per magnificare il proprio libro, autocitarsi e segnalare recensioni positive su Ibs rischia di allontanare gli altri utenti;
- chiedere il permesso prima di pubblicare link sulle bacheche altrui; ancora meglio, contattare gli utenti e chiedere a loro se desiderano condividere i nostri link. Ricordando sempre che si tratta di una cortesia e che non sono obbligati a farlo;
- in quanto social network, Facebook è una vetrina per la nostra persona prima che il nostro libro: usiamolo per mostrare agli altri i nostri interessi, le nostre letture, per commentare e essere commentati.
L’importante è superare l’autoreferenzialità e immergersi in un dialogo con gli altri, che siano utenti privati o pagine, rispettando interessi e spazi altrui e cercando di coinvolgerli in modo attivo.