Esordio positivo

Creato il 26 agosto 2013 da Ilnazionale @ilNazionale

26 AGOSTO – L’esordio in campionato del Chievo ha visto la truppa di Sannino pareggiare per 0-0 sull’insidioso campo del Parma. Un buon risultato, considerando anche che l’anno scorso, di questi tempi (era la seconda giornata, quest’anno la prima) dalla terra emiliana la squadra della Diga tornò a casa con un 0-2 a dir poco deprimente.

Ieri invece Thereau e soci hanno impegnato spesso il portiere parmense Mirante e di veri e propri rischi ne hanno subito soltanto uno, sulla testata a botta sicura di Biabiany nel finale di partita sventato miracolosamente da Puggioni. L’ottima prova del portiere genovese e di tutta la difesa in generale (disinnescati, per il resto, i temuti Amauri e Cassano) è stata la base per poter ripartire e tentare la via della vittoria (che non è, però, arrivata), senza mai veramente rischiare. Insomma, il “primo non prenderle” di fascettiana (e trapattoniana) memoria ha avuto il merito di portare la squadra gialloblù a esordire con un pareggio utilissimo in vista del difficile match contro il Napoli di domenica scorsa. Ottima  la prova di Radovanovic, centrocampista basso a protezione della difesa, che ha permesso a Rigoni di avanzare il proprio baricentro e di partecipare attivamente alla fase offensiva. Sembrava in qualche modo di rivedere Corini e Perrotti ai tempi del primo Chievo di Del Neri, quello che, guarda caso, si presentava in campo con lo stesso 4-4-2 di Sannino, anche se il giocatore serbo non ha le stesse doti balistiche di Corini ch sapeva trovare i compagni con lanci millimetrici di parecchie decine di metri. Si sono dannati l’anima sulle fasce Hetemaj e Sestu, anche se dovendo comunque supportare i terzini nella fase difensiva, hanno spesso perso in lucidità una volta arrivati in attacco. Squadra cortissima, insomma, e ripartenze veloci hanno caratterizzato questa prima uscita in campionato. Qualcosa è ancora da affinare, certo, ma è probabile che con il Napoli sabato prossimo alle 18 rivedremo la stessa impostazione. Nel finale di match, a dire il vero, l’ingresso di Clayton è l’uscita contemporanea di Sestu ha portato lo schema su un più prudenziale 3-5-2 che non è escluso sia anche la disposizione tattica con cui si schiererrà fin dall’inizio Sannino per contrastare l’offensivo 4-2-3-1 di Benitez. La squadra azzurra vista all’opera ieri sera contro il Bologna appare in questo momento sulla carta sfida a dir poco proibitiva, ma il tecnico di Ottaviano (NA) ci terrà particolarmente a far bene contro la squadra della sua città. Inoltre negli ultimi anni il Chievo è stato per certi aspetti un po’ la bestia nera del Napoli allenato di Mazzarri. Vedremo se Benitez saprà invertire la tendenza. Sarà comunque la seconda big che scenderà al Bentegodi dopo la vittoriosa sfida dell’Hellas al Milan di sabato scorso.

Infine una considerazione per Pellissier, entrato a Parma in campo negli ultimi minuti al posto di Paloschi e neorecordman di presenze (378) con la maglia del Ceo. Il capitano ha sbaragliato tutti, persino i vari D’Angelo e D’Anna che con la maglia del Chievo ci sono persino andati a letto la sera. Il giocatore valdostano è una vera e propria bandiera, simbolo che vale molto ancor più dell’apporto in campo, comunque sempre importante, del giocatore. In un’epoca in cui i valori sportivi sembrano sempre e comunque sacrificati sull’altare del business e del denaro, rimane una bella storia da raccontare ai nipoti.

Ernesto Kieffer

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