10 febbraio 2012 Lascia un commento
Lo sceneggiato "ESP", acronimo di "Extra Sensorial Perceptions", narra romanzandole alcune gesta dell’allora celebre sensitivo olandese Gerard Croiset, mescolando con una certa abilita’ i resoconti legati ai poteri o presunti tali del protagonista, con la fiction dei quattro episodi, divisi all’interno a loro volta, in differenti storie di scomparse, ritrovamenti e tutta la parte per cosi’ dire investigativa che inizia dalle percezioni sino alla rivelazione dei misteri.
Protagonista e’ Paolo Stoppa, nome che non ha bisogno di presentazioni o raccomandazioni, un grande del cinema e del teatro italiano in un ruolo televisivo ben calibrato sulle sue doti recitative, quelle di un uomo maturo, buono e un po’ ingenuo che crede fermamente nel bene che puo’ fare coi suoi poteri.
In realta’, se e’ vero che l’impostazione del Croiset televisivo e’ sensata e funzionale a fornire spessore e umanita’ al personaggio, il Croiset della vita reale fu molto piu’ complesso, in generale altrettanto generoso e disinteressato nell’aiutare gli altri ma non cosi’ ingenuo o sprovveduto, carriera costellata da grandi successi ed altrettanti insuccessi, fu uno che non si nascose innanzi alla fama sino alla sua scomparsa avvenuta nel 1980.
D’Anza e’ perfettamente a suo agio col soggetto e ricordiamo che veniva dal grande successo di due anni prima de "Il segno del comando" una delle opere televisive piu’ straordinarie che si ricordino.
Nulla da eccepire quindi sulla regia, qualche riserva sui testi che potevano essere meglio impiegati in storie piu’ mordenti, aggiungendo piu’ thriller alle vicende, specialmente all’ultima che non si capisce bene dove voglia andare a parare, nelle quali ci si muove senza passione e senza particolari colpi di scena.
Passato alla storia piu’ per il tema trattato che per la resa conclusiva, puo’ essere interessante per gli amanti del paranormale, bello da vedere per gli appassionati della TV di un tempo, molto fuori tempo massimo per tutti gli altri per un tema che nel frattempo e’ stato spremuto in ben altro modo.