Se la chiavetta o il drive vengono espulsi mentre si sta scrivendo un file, la probabilità di corruzione dei dati è elevata. Quello a cui molti non pensano è che molti sistemi operativi usano la cosiddetta cache di scrittura per ottenere migliori prestazioni dal PC. Durante la scrittura di un file il sistema operativo accumula un certo numero di richieste, prima di soddisfarle tutte in una volta. Quando si impartisce il comando di espulsione software (di solito accedendo a un pulsante presente nella system tray), ciò che si verifica è lo svuotamento della cache, il che rende sicura l'estrazione fisica del drive, evitando la corruzione dei dati.
Cosa fare in questo caso? Semplice, verificate che sul drive USB la cache non sia abilitata.
Su Windows XP:
Click destro sul drive > Proprietà > Hardware > cliccate sul nome del drive interessato > Proprietà > Criteri > selezionate "Ottimizza per la rimozione rapida" (per disabilitare la cache).
Su Windows 7:
Click destro sul drive > Proprietà > Hardware > cliccate sul nome del drive interessato > Proprietà > Generale > Cambia impostazioni > Criteri > selezionate (nel caso non lo fosse) "Rimozione rapida (impostazione predefinita)".
L'espulsione via software è, però, raccomandata sempre e comunque, perchè può capitare che alcuni programmi tengano "bloccata" la chiavetta anche se non la stanno usando (il tipico messaggio "Il file è in uso"). In quel caso, questa buona abitudine può ricordarci di chiudere quei programmi, mettendo al sicuro i dati presenti sul dispositivo USB.
Articolo tratto da TISCALI TECNOLOGIA