Esperienza e professionalità: intervista a Lucia Radice

Creato il 13 luglio 2012 da Experteer

La serie delle interviste con Head hunter di successo vede oggi protagonista Lucia Radice, Partner di DIL Studio, che da quarant’anni accompagna i propri clienti nazionali e internazionali nella ricerca di personale, direttivo o specialistico, in ogni settore.

1)   Quali Sono le caratteristiche più importanti e ricercate in un candidato oggi?

Dando per scontate quelle fondamentali (leadership, professionalità, esperienza, affidabilità), sono apprezzate la sensibilità ai segnali di cambiamento, la capacità di fronteggiare situazioni nuove e di individuare in ogni circostanza critica le opportunità di cambiamento positivo che questa potrebbe contenere. Inoltre, infondere fiducia nei collaboratori e delegare loro le responsabilità che possono sostenere.

2)   Su quali punti di un curriculum si concentra maggiormente?

In primo luogo sulla descrizione delle attività svolte e dell’esperienza acquisita, sia nei contenuti sia nel modo di esporli, che è un indicatore importante della personalità, del carattere e talvolta dell’autostima del candidato.  Poi sulla coerenza e continuità del percorso professionale: eventuali distonie vanno approfondite per capirne il senso. In queste valutazioni entra anche quella sul gradiente di crescita delle responsabilità.

3)   Qual è l’esperienza più singolare che ha vissuto nel gestire una delle sue ricerche passate?

Quelle citabili riguardano l’abbigliamento o la riservatezza. Una manager molto elegante e professionale nella fase di selezione, ci ha messo in crisi presentandosi al cliente con un abito che esponeva con generosità le sue grazie, e che le ha tolto ogni possibilità di successo. Ricordiamo anche una selezione con sette candidati, tenuta in un Hotel, in cui tre di loro si conoscevano benissimo, e abbiamo dovuto istruire il concierge per evitare che si incontrassero.

4)   Quanto è importante l’abbigliamento e l’aspetto del candidato nel presentarsi al colloquio?

È determinante, sia come indicatore della personalità del candidato, sia della sua comprensione di quello che sta affrontando. Si fa attenzione alla pulizia, alla gestione dell’aspetto, agli accessori e se veste in modo troppo casuale, essendo ricevuto da chi porta giacca e cravatta, ci si aspetta una spiegazione plausibile.

5)   Che cosa non dovrebbe mai chiedere un candidato in un colloquio?

Se sia eventualmente richiesta la sua disponibilità anche oltre le ore previste dal contratto o nei giorni festivi. Questa domanda lo fa inserire immediatamente tra coloro cui non possono essere affidate mansioni direttive.