Ho capito che quando l'omino di villa Borghese ci consigliava (ci= a me, Nel, Marvi e Mirko - il ragazzo di Marvi) di prendere il risciò elettrico invece di quello scrauso a pedali, non lo faceva solo per intascarsi 5 euro in più, ma probabilmente anche per un briciolo di spirito umanitario. Che noi siamo stati troppo ingenui per captare. (o forse troppo poveracci).
Ho capito che superati i 20 non ci s'ha più l'età per pedalare su salite con pendenza 99,99% su un ammennicolo che già da solo sfiora il quintale di peso.
Ho capito che il provvidenziale e scattante padre di famiglia che è venuto SPONTANEAMENTE a spingerci nel momento del bisogno deve rimpiangere davvero tanto i bei tempi andati della sua giovinezza, in cui era libero e scemo come noi.
Ho capito che le ballerine a gennaio NO, MAI, NISBA, neanche se sono nuove e smani per la voglia di provarle subito almeno una volta. Perché poi i piedi - specialmente se soffri di cattiva circolazione come me (e come Lile!) - li saluti, e non puoi fare altro che passare dall'intenso bruciore del freddo al nulla più totale nell'ascesa drammatica verso la completa e totale perdita di sensibilità agli arti inferiori, mentre le estremità pian piano assumono una inquietante seppur simpatica sfumatura di blu.
Ho capito che io e il gelato siamo destinati a essere una cosa sola per l'eternità e nulla e nessuno potrà giammai dividere questa sacra eppur profana unione carnale, neppure il fatto che sia inverno, neppure il fatto che io stessi crepando di freddo, neppure i malsani (e decisamente non rispettati) propositi di alimentazione paragonabile a quella del Dalai Lama o di Marco Pannella nei suoi tempi d'oro. Ho altresì capito, non senza un pelo di terrore, che quando non avrò un pene a disposizione (si spera che ciò non debba mai avvenire) mi butterò tragicamente su orgasmi gelatosi e nuttelici.
Ho poi capito, e con questo davvero chiudo perché se capisco troppe cose insieme poi i miei neuroni si fanno saltare in aria come i kamikaze fondamentalisti islamici, che scrivere un post sul tablet ti espone all'alto rischio che il simpatico aggeggio si impalli e muoia proprio sul finale, lasciandoti con la bestemmia in bocca e quel vago senso di essere stata perculata ancora una volta dalla signora Tecnologia.
Che le mie rivelazioni possano viaggiare per il mondo e essere di monito e d'aiuto a tutti i più incauti e sprovveduti internauti, per questo ti preghiamo. Amen.