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Esperimento audiolibro: Le avventure di Alice nel Paese delle meraviglie

Creato il 20 maggio 2013 da Athenae Noctua @AthenaeNoctua
Quando, qualche mese fa, sentii parlare per la prima volta di audiolibri, pensai che questo particolare tipo di approccio alla letteratura non facesse al caso mio, un po'per il grande attaccamento al libro cartaceo (infatti non sono fan nemmeno degli ebook), un po'perché non mi piace condividere la mia lettura con altri, quindi la voce lettrice, con i suoi tempi e le sue cadenze, non mi sembrava un valido compagno di viaggio.
Ad un certo punto, però, ho avuto un momento di gran foga letteraria: «Troppi libri da leggere e troppo poco tempo per farlo!». Come sanno tutti i lettori accaniti, questo è uno sfogo molto comune per i librofili, ma quello che mi mandava fuori di testa era la coscienza che, accanto a quel poco tempo, c'erano ore e ore che andavano sprecate e non potevano essere dedicate al piacere della lettura unicamente per l'impossibilità di riservare occhi e mani ai libri.
A quel punto ho ricordato che esistono gli audiolibri. Mi sono detta: «Proviamoli!».
Esperimento audiolibro: Le avventure di Alice nel Paese delle meraviglie Mi sono recata sulla sezione Audiolibri di Liber Liber e ho trovato alcuni titoli che mi incuriosivano (confesso di averli scelti primariamente per il fatto che il libro era contenuto in un unico file, che avrebbe velocizzato il download, ma erano testi che da tempo stavo valutando). Inseriti i file scaricati nell'i-pod, ho trovato il giusto mezzo per trascorrere i miei viaggi in autobus!
La mia prima lettura è stato Le avventure di Alice nel Paese delle meraviglie, di Charles Lutwidge Dodgson, meglio noto come Lewis Carroll. Prima di leggerlo, ops, ascoltarlo, il mio unico contatto con il capolavoro inglese è stato filmico, attraverso il cartone Disney e la rilettura di Tim Burton del 2010. Sono rimasta quindi molto sorpresa di trovarvi episodi molto diversi: ero perfettamente cosciente della particolare prospettiva scelta da Burton nel raccontare la sua Alice, ma non avevo idea che anche il film d'animazione fosse così diverso dal romanzo.
Esperimento audiolibro: Le avventure di Alice nel Paese delle meraviglie
Ascoltando il libro, mi sono resa conto che il cartone animato ha reso in realtà una sintesi delle Avventure di Alice nel Paese delle meraviglie e di Alice attraverso lo specchio, introducendo alcuni personaggi del secondo capitolo della storia a sostituzione di altre comparse. Eppure, superata l'iniziale curiosità di sapere dove fossero Pinco Panco e Panco Pinco, ho trovato estremamente curioso il racconto di Carroll, il susseguirsi di animali parlanti, esseri pseudo-umani e creature metamorfiche (come il bambino-porcellino). Nella fiaba, i diversi episodi si susseguono in maniera confusionaria, caotica, con intrecci difficili da comprendere e con lunghi inserti di filastrocche e narrazioni senza capo né coda. I personaggi appaiono e scompaiono, riappaiono e pronunciano discorsi sconclusionati, ritenendo però che siano le parole di Alice, e non le loro, a mancare di logica. Il tutto può lasciare disorientati, ma va ricordato che la narrazione ripercorre un sogno fatto da Alice: tenendolo bene a mente, non si può non trovare consonanza fra le sensazioni che ci colgono in sogno e i fantasiosi quadri descritti dall'autore. Ecco allora che ci è chiaro perché la bambina non riesca a pronunciare correttamente le filastrocche che ha imparato a memoria e il motivo per cui, nel Paese delle meraviglie, tutti parlano in maniera incomprensibile, persino all'interno di un tribunale.
Rendere conto della trama di un libro tanto articolato è molto difficile. Le avventure di Alice sono scandite dagli incontri con il Coniglio bianco, la lucertola Eugenio, la duchessa odiata dalla regina, il suo bambino-maiale e la cuoca che cucina tutto con il pepe, il famoso Ghignagatto (in oiginale il Gatto dello Cheshire, lo Stregatto disneyano), l'esercito di carte e la regina di cuori, la Lepre Marzolina e il Cappellaio Matto e la sgangherata giuria del processo finale. Bellissime sono le descrizioni del rimpicciolimento e della crescita di Alice, quando ingerisce cibi e bevande del Paese delle meraviglie, stupefacenti i colori dei dialoghi della bambina con i suoi strani interlocutori.
Consiglio senz'altro questo libro a chiunque abbia voglia di tornare un po'bambino, di confrontarsi col linguaggio irrazionale e caotico del sogno o, semplicemente, di entrare in un mondo bizzarro e coinvolgente con quella purezza che, alla fine del racconto, emerge come tratto distintivo della giovane Alice, capace di far sognare anche i più grandi (a partire dalla sorella) con il suo entusiasmo.
Esperimento audiolibro: Le avventure di Alice nel Paese delle meraviglie
Veniamo al rapporto Alice-audiolibro. Premetto che desidero promuovere pienamente l'esperienza del libro parlato, che permette un contatto con le grandi storie in situazioni inconciliabili con la lettura: si tratta di certo di un ottimo modo per trascorrere il tempo, in sostituzione totale del cartaceo oppure in alternanza con esso. L'audio-lettura di un romanzo come quello di Carroll, però, è stata alquanto difficoltosa, almeno per quanto riguarda i primi momenti, poiché l'alto grado di fantasia e di elementi sconnessi e privi di logica non favorisce la concentrazione. Infatti basta perdere dieci secondi di ascolto per non comprendere più il perché di un certo dialogo o di una certa ambientazione. Ma forse è un po'un mio limite: faccio molta fatica a seguire discorsi lunghi e articolati senza l'aiuto degli occhi. In ogni caso, il libro è piacevole, e l'ascolto rilassante!
Sono curiosa di conoscere le vostre esperienze con la fiaba di Carroll e/o con gli audiolibri: che ne pensate?
C.M.

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