A tredici anni un amore che sboccia può sembrare un plagio. Una ragazzina che assiste a una violenza può convincersi di aver riconosciuto il responsabile e far condannare un innocente, rovinandolo e rovinandosi. Perché tutta la vita sarà segnata dalle conseguenze. La ragazzina crescerà, diventerà una scrittrice, ma non si libererà del peso dell’ingiustizia inferta a un innocente, alla propria sorella innamorata e in fin dei conti anche a se stessa.
Recensione a cura di Simona Aiello
Difficile parlare di un libro quando lo si è molto apprezzato e ci si è lasciati trasportare dalla scrittura e dalla storia. Si finisce per correre il rischio di scrivere banalità che non fanno comprendere appieno che esperienza fantastica ne è stata la lettura. Allora è meglio lasciarlo decantare, come un buon vino, sedimentare nella tua anima e nei tuo ricordi per verificare se le sensazioni che ti ha lasciato sono autentiche. Ecco, se dopo mesi a questo libro pensi ancora con nostalgia, come se i personaggi li avessi conosciuti davvero, e non riesci, con la giusta distanza dalle cose che dà il tempo, a trovarne un solo difetto, beh allora hai avuto un incontro fortunatissimo con un capolavoro. E’ questo che penso sia “Espiazione” il romanzo che Ian Mc Ewan ha scritto nel 2002. Un libro classico e modernissimo allo stesso tempo, una lezione di “scrittura”. Un libro sulla potenza creatrice e manipolatrice della scrittura. Un libro sullo scrivere libri senza trascurare l’intreccio narrativo e la caratterizzazione dei personaggi.
Il cuore del libro è l’undicenne Briony che ama l’ordine e per questo, dalla sua adolescenza dorata, guarda il mondo attraverso la lente di una spiccata immaginazione e fervida fantasia.Lasciata a sè stessa da genitori e fratelli assenti, Briony si crea un mondo di favole per mettere ordine nel disordine della vita e ciò che non capisce lo reinterpreta come se fosse il Dio del suo mondo. E’ lei il motore di tutta la storia. A causa della sua “percezione” degli avvenimenti, ed a causa della potenza di una parola scritta, l’eden dorato della tenuta Tallis si trasforma, per tutti i suoi abitanti ed ospiti, in un vero e proprio purgatorio che apre le porte all’inferno della seconda guerra mondiale. Nulla sarà più come prima e Briony diventata adulta e poi anziana signora, passerà tutta la sua vita ad “espiare” la sua colpa, il suo “peccato originale”. Ma è solo attraverso l’arte che compirà questa espiazione. Perchè solo la rielaborazione artistica solo l’atto della scrittura può mettere ordine nel disordine. Ma “come può una scrittrice espiare le proprie colpe quando il suo potere assoluto di decidere dei destini altrui la rende simile a Dio?” (cit)
Mc Ewan è entrato, di diritto, con questo romanzo, tra i miei scrittori preferiti.
Dettagli
- Copertina flessibile: 388 pagine
- Editore: Einaudi (10 febbraio 2014)
- Collana: Super ET
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8806219634
- ISBN-13: 978-8806219635