Esplode miniera in Turchia, oltre 200 morti
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Una miniera di carbone è esplosa ieri in Turchia, precisamente nella provincia di Manisa (Soma). Oltre 200 i morti accertati, ma il numero è destinato inesorabilmente a salire. Gli operai che lavoravano lì dentro erano quasi 800, tra cui anche molti minori. Stando al quotidiano Milliyet, nelle gallerie potrebbero esserci ancora 400 persone: per loro la speranza è quasi del tutto spenta. A confermarlo poche ore fa anche Taner Yildiz, ministro dell’Energia.
A destare polemica è il modo in cui il governo di Ankara ha cercato di insabbiare, inizialmente, la tragedia avvenuta. Tra mezze verità e smentite. Le polemiche sono destinate a durare giorni e giorni: appena tre settimane fa, infatti, il partito di Erdogan aveva respinto un’interrogazione parlamentare dell’opposizione sulla sicurezza della miniera in questione. Un bel guaio per il leader turco, noto negli ultimi tempi per aver negato l’accesso ai social per i suoi cittadini. Parlava di “informazione deviata”, ma ha fatto di tutto perché arrivasse informazione deviata anche relativamente a questa vicenda.
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