Esplorando la Laguna

Creato il 22 gennaio 2014 da Media Inaf

Il telescopio a grande campo VST in Cile ci regala questa nuova spettacolare visione di una tra le più suggestive nebulose conosciute, ovvero Messier 8, anche nota come Laguna. L'immagine è stata ottenuta nell'ambito di una delle tre survey del cielo in cui VST è attualmente coinvolto.

di Redazione Media Inaf

La nebulosa Laguna ripresa in questa dettagliatissima immagine del VLT Survey Telescope all’Osservatorio del Paranal in Cile. Crediti: ESO/VPHAS+ team

Arriva dal VLT Survey Telescope (VST), il telescopio ad ampio campo frutto di una collaborazione tra l’INAF – Osservatorio Astronomico di Capodimonte ed ESO, questa nuova spettacolare immagine della nebulosa Laguna, un oggetto affascinante che dista circa 5.000 anni luce da noi e che si trova in direzione della costellazione del Sagittario. Nota anche come Messier 8, la nebulosa Laguna è una gigantesca nube che si estende per circa 100 anni luce, dove nuove stelle si formano all’interno dei pennacchi di gas e polvere. L’immagine ad alta risoluzione della Laguna  prodotta dal VST (di cui qui sopra potete ammirare un’anteprima) è composta da ben 256 milioni di pixel e una sua versione ingrandibile permette di esplorare tutti i dettagli più nascosti di questo suggestivo oggetto celeste.

Il VST non è stato puntato di proposito verso la nebulosa Laguna, ma questa fa semplicemente parte della enorme survey VPHAS+ che ha coperto una regione molto più ampia della Via Lattea. VPHAS+ è solo una delle tre survey in luce visibile realizzate con il VST. Queste sono integrate da sei survey infrarosse effettuate con il telescopio VISTA.

Le survey affrontano questioni importanti nell’astronomia moderna, tra cui la natura dell’energia oscura, la ricerca di quasar brillanti nell’Universo primordiale, l’analisi della struttura della Via Lattea e la ricerca al suo interno di oggetti insoliti e nascosti, lo studio dettagliato delle vicine Nubi di Magellano e molto altro. La storia mostra che spesso le survey trovano risultati inaspettati e queste sorprese sono fondamentali per il progresso della ricerca astronomica.

Oltre alle nove survey con VISTA e VST che producono immagini del cielo, sono in corso due altre survey con telescopi dell’ESO. Una, la survey Gaia-ESO (di cui abbiamo recentemente parlato qui), sfrutta il VLT (Very Large Telescope) al Paranal per definire le proprietà di più di 100.000 stelle della Via Lattea, mentre l’altra (PESSTO, vedi le news di Media INAF sull’argomento) segue alcuni oggetti transienti come le supernove utilizzando il telescopio NTT (New Technology Telescope) a La Silla.

Alcune di queste survey sono iniziate nel 2010, altre più recentemente, ma i dati di tutte sono resi pubblici e accessibili agli astronomi in tutto il mondo per mezzo dell’archivio dell’ESO.

Anche se sono ancora in corso, le survey hanno già permesso molte scoperte. Per ricordarne alcune: i nuovi ammassi stellari della survey VVV, la miglior mappa finora della zona centrale della Via Lattea, un’immagine profonda del cielo nella banda infrarossa e, molto recentemente, alcuni dei quasar più distanti scoperti finora (dalla survey VIKING effettuata con VISTA).

Le survey pubbliche dell’ESO continueranno per molti anni e il loro valore di patrimonio astronomico per la comunità durerà per decenni.

fonte: ESO

Fonte: Media INAF | Scritto da Redazione Media Inaf