Wolfsschanze - © 2014 Giovy
Quando mi annunciarono la mia partecipazione a BlogginPolonia e mi dissero che sarei andata a vistare le regioni di Nord-Est, mi misi subito a cercare l'esatta posizione della Tana del Lupo, alias Wolfsschanze, perché quello è uno di quei luoghi storici nella mia lista dei "Devo andarci".Quel posto fu un mistero fino al 1945, quando le truppe russe lo trovarono già in pezzi e ancora oggi, per tanta gente, riveste un ruolo grande perché racconta che anche un uomo solo, con la sua voglia di libertà, può provare a cambiare il corso della Storia.
Era il 1944, in luglio, quando il Colonnello Von Stauffenberg decise che l'era di Hitler doveva finire.
Ho già raccontato tutto questo proprio sul sito di BlogginPolonia ma non potevo fare a meno di lasciare questa traccia anche qui sul mio blog personale.
Io, di fronte alla storia, mi emoziono come fa chi soffre della sindrome di Stendhal trovandosi davanti ad un quadro.
Quel mattino era nuvolo e non faceva di certo caldo.
Nel percorso vero la Tana del Lupo mi guardavo attorno cercando di abbinare ciò che vedevo in quell'istante a ciò che avevo visto in Operazione Valchiria, il film che racconta proprio l'impresa di Von Stauffenberg.
Devo dirvi che il film ha ricostruito bene la location ma non ci siamo proprio: il luogo reale è diverso.
Scesa dalla macchina della mia guida, sono andata verso il muro del primo bunker, che si vede direttamente dal parcheggio.
Vi ho appoggiato le mani e ho avuto i brividi, ma davvero forti.
Per entrare a visitare il sito della Tana del Lupo è necessario pagare un biglietto e, ve lo consiglio, affidarvi ad una guida. Il sito, a parte in alcune zone, è "silente"... ovvero non ci sono indicazioni e cartelli ma va detto che, all'entrata, c'è un piccolo negozio per comprare la guida e la cartina.
Il percorso si snoda nel bosco che, a quel tempo, faceva da vera e prima barriera di difesa.
Ora il bosco si è ripreso la proprietà di quella zona: radici, piante e simili insidiano ciò che resta dei bunker e sembrano voler dire al mondo che lì la guerra non metterà più piede.
Attenzione mentre camminate: la zona della Tana del Lupo è sempre stata piena di mine.
Ci sono voluti circa 15 anni per sminare tutto e, ancora oggi, le autorità non sono sicure sul fatto che tutte le mine siano state tolte. Pertanto... vietato uscire dai sentieri e se vedete dei divieti, rispettateli!
Se avete dei bimbi teneteli vicino a voi.
I bunker sono di due tipi: pesante e leggero.
Il bunker leggero fungeva da abitazione per i soldati e spesso venivano usati come uffici.
Quelli pesanti sono il vero e proprio gioiello di architettura militare: le mura sono spesse 8 metri, così come il soffitto. Hanno una struttura ulteriore come "coperchio".
Sono stati pensati come due scatole concentriche in modo da resistere agli attacchi aerei.
Certi luoghi sono difficili da digerire, lo ammetto.
Malgrado ciò, credo che debbano essere visitati, vissuti, pensati e capiti.
Proprio come la Tana del Lupo perché un posto così è capace di insegnare quanto la libertà sia un qualcosa da difendere e quanto sia doveroso, ogni tanto, mettere in discussione le proprie convinzioni.
Von Stauffenberg era uno che credeva fermamente nella forza della Germania e, probabilmente, anche in quella di quell'omino coi baffi che la guidava.
Quando tutto è diventato una follia fratricida lui ha deciso di dire basta.
Ci ha creduto, ci ha provato, ci è quasi riuscito... ed è stato fucilato.
Tutti gli anni, il 21 Lugliio, i discendenti di Claus Von Stauffenberg vengono qui per ricordare un uomo, un gesto, la voglia di pace e libertà.
Arrivare qui non è difficile, ma nemmeno facilissimo... occorre viaggiare attraverso la Polonia perché non ci sono aeroporti o stazioni grosse nelle vicinanze.
Il mio consiglio è quello di arrivare a Olsztyn (con PolskyBus ci sono biglietti a pochi euro per il viaggio da Varsavia). Da qui, basterà prendere degli autobus per Ketrzyn.