Più esplosioni sono avvenute questa mattina a N’Djamena, in Ciad. Colpite la direzione della pubblica sicurezza, il commissariato centrale e la scuola di polizia. Impossibile per ora stabilire quante siano le vittime dell’azione, secondo alcuni più di dieci e una sessantina di feriti. Fonti di stampa si limitano a definirle “numerose”.
Per il ministro ciadiano dell’Interno, Abderahim Bireme Hamid, si è trattato di “un’azione kamikaze”. Secondo le prime ricostruzioni, l’attacco sarebbe opera di almeno due uomini giunti nei pressi del commissariato in sella ad una moto. L’area è ora circondata dalle forze dell’ordine, mentre il governo ha convocato una riunione dell’unità di crisi, che è già in corso.
Non ci sono state per ora rivendicazioni. Un’ipotesi è che l’azione possa essere opera del gruppo fondamentalista nigeriano Boko Haram, contro cui N’Djamena ha schierato i suoi soldati nell’ambito di un’operazione multinazionale africana. Pur essendosi dimostrati capaci di attaccare in passato il territorio ciadiano, il primo episodio è avvenuto il 13 febbraio scorso, i fondamentalisti non avevano però mai colpito la capitale.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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