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Esplosivo documento E.N.A.V. attesta l’impiego di droni nelle attività di geoingegneria clandestina

Creato il 09 febbraio 2013 da Straker
Esplosivo documento E.N.A.V. attesta l’impiego di droni nelle attività di geoingegneria clandestinaSolo i piccoli segreti vanno protetti. Per quelli grandi sarà sempre sufficiente l'incredulità della gente. (M. McLuhan)
Il documento riservato che pubblichiamo attesta l'impiego di droni nelle operazioni di Geoingegneria. Il dispaccio indica delle aree interdette ai voli civili, a tutto vantaggio delle attività compiute dai cosiddetti Unmanned aircraft, ossia aerei senza pilota gestiti a distanza attraverso postazioni a terra (come il M.U.O.S.) e ponti satellitari.
Esplosivo documento E.N.A.V. attesta l’impiego di droni nelle attività di geoingegneria clandestinaIl bollettino, diramato dall'E.N.A.V. e consegnato al pilota civile che ce lo ha trasmesso, è riservato e costituisce una prova inoppugnabile. Qualcuno potrebbe obiettare, osservando che il materiale si riferisce ad un’esercitazione bellica. A questa obiezione rispondiamo rammentando che le esercitazioni militari sono normalmente svolte in apposite zone, inoltre di solito vi si impiegano caccia e ricognitori, non soltanto droni.
Si notino le quote destinate agli UAVs: sono le stesse alle quali incrociano i tankers. [1] Si concentri l’attenzione sul lungo lasso di tempo in cui sono interdetti i voli di linea (dicembre 2012 - marzo 2013) e sugli orari (07:00-23:00): un addestramento bellico si compie nell’arco di qualche giorno o, al massimo, nel volgere di una settimana o due. È difficile che si protragga per mesi e con tali orari giornalieri, anche in tempi di conflitti “umanitari” come quelli attuali. Piuttosto evidenziamo che gli orari sono quelli tipici degli interventi più massicci di guerra climatica nei nostri cieli.
Un’altra tessera del mosaico è l’indicazione di un apparato laser che sappiamo essere talora abbinato alle operazioni di modifica meteo-climatica ed a sperimentazioni sul trasferimento delle informazioni.
Last but not least: chi ci ha fornito questo esplosivo documento è testimone fededegno. Egli, da persona addentro, ci ha assicurato che le informazioni riguardano proprio la gestione dei voli chimici a basse altitudini (1600-6000 metri circa).
[1] A tale proposito, ricordiamo che gli interventi chimico-biologici, oltre a coprire un po’ tutte le latitudini, si sviluppano a diverse quote, da quelle basse e bassissime, con aerei visibili ad occhio nudo e gestiti da satellite sia a quote medio alte, per mezzo di aerei commerciali, fino alle notevoli altitudini della stratosfera laddodove sono adoperati altri tipi di velivoli, anch'essi privi di pilota. In questo modo l’intero sistema terrestre è saturato di elementi e composti elettroconduttivi ed igroscopici, diffusi per scopi militari e non solo. In questo modo è inevitabile che si distrugga la vita sul pianeta, anche deteriorando lo strato di ozono.

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