Benvenuti in casa Esposito
di Pino Imperatore
Giunti Editore € 10,00
“Ricordate la città dei criminali brutali,dei corrieri della droga,dei bagni di sangue e delle lotte di camorra?Be’ scordatevela”.
-Maurizio de Giovanni
(…)Si girò e rigirò più volte,andò in cucina a fumare e tornò sotto le coperte più nevoso di prima.
Invece di cullarlo,il dio del sonno lo trascinò in uno dei frequenti incubi che agitavano le sue notti.
Così Tonino sognò di cadere in ostaggio di una banda di Barbapapà guidata da Assunta in abiti sadomaso.La suocera lo teneva legato ad una sedia a dondolo e lo obbligava sotto la minaccia di un frustino, a ripetere un milioni di volte la frase: “resta di stucco, è un barbatrucco!”
Cercando di mettersi in salvo,Tonino si trovò sotto la cupola dei Teletubbies,senza immaginare che i colorati pupazzotti, col tentativo di dare una svolta alla loro pallosa esistenza, si fossero trasformati in maniaci sessuali.Lo seviziarono a turno per tre giorni.Alla fine di ogni abuso facevano “Ciao,Ciao” a Tonino e si davano il cambio.Ma quando fu il turno del più selvaggio,Dipsy,quello con l’antenna dritta,Tonino si svegliò gridando(…)
Su questo libro ho due considerazioni da fare, la prima è che mai prima e forse mai dopo vi racconteranno una storia si camorra come l’ha raccontata Pino Imperatore,la seconda è che Tonino Esposito il pupazzo Dipsy lo sogna dopo aver mangiato:mazzarelline di bufala,pizzelle di ciurilli,freselle con pomodorini,pappacelle e cavolfiori a seguire spaghetti e vongole,capitone,polipo all’insalata,orata al vapore,mustacciuoli e roccocò ,struffoli,susamielli,torroncini e cassatine.Insomma in Italia c’è la crisi ed anche in casa di un camorrista si stringe la cinghia e si mangia poco, “quello è il roccocò che si mette sullo stomaco e non se ne scende!”
di Luigi De Rosa