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Un gioco: senza altro criterio che quello soggettivo, abbiamo chiesto ad Andrea Leggeri, da molti anni collaboratore per Coniglio Editore prima e ComicOut dopo per Scuola di Fumetto, e autore dei saggi “Dammi un bacio da fumetto” e “Fumetto On line” , una selezione di 11 serie a fumetti “erotico-bizzarre”.
HESSA
Erregi 1972-1973 (15 albi)
> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="325" width="237" alt="Essential 11: undici pocket erotici bizzarri secondo Andrea Leggeri >> LoSpazioBianco" class="alignright size-full wp-image-64905" />Non è l’unico fumetto erotico d’ambientazione bellica, ma certo è il più discusso ed anche quello attorno al quale circolano più inesattezze, luoghi comuni e critiche preventive.
Sicuramente la sfrontatezza degli autori nell’aver reso protagonista un personaggio esplicitamente nazista all’epoca si prestò facilmente alle polemiche (ricordiamo che la guerra era finita da soli 25 anni), ma è bene precisare alcuni punti. Innanzitutto non c’è alcuna relazione tra Hessa e il becero filone cinematografico della nazisploitation, che prese l’avvio soltanto a partire dal 1975 dopo il pasoliniano Salò o le 120 giornate di Sodoma, né col successo internazionale della trilogia con protagonista la procace Ilsa, la belva delle SS, anche questa cronologicamente successiva al fumetto. Poi la protagonista, figlia di un gerarca nazista e lei stessa ufficiale, è in realtà un personaggio tormentato che se ne frega del Terzo Reich, odia il genitore ed ama un ufficiale inglese! Certo non mancano le fantomatiche orgie dei gerarchi nazisti, ma Hessa finisce spesso con l’essere succube delle perversioni dei suoi superiori.
Insomma, il concept della serie è certamente bizzarro, ma il personaggio lo è un po’ meno.
ROLANDO DEL FICO
di Renzo Barbieri e Giuseppe Montanari
Segi/Edifumetto 1972-1973 (15 albi)
> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="386" width="232" alt="Essential 11: undici pocket erotici bizzarri secondo Andrea Leggeri >> LoSpazioBianco" class="alignright size-full wp-image-64906" />In anni in cui certa medicina considerava ancora l’omosessualità una patologia da curare, e il sentire comune di un’italietta ancora largamente provinciale non sembrava disposta a particolari aperture verso la “diversità”, i gay a fumetti non potevano che risentire della medesima visione macchiettistica riscontrabile in tante pellicole dell’epoca.
Dalle pagine di Rolando Del Fico, prima collana pocket a tema omosex, sono lontane, ideologicamente, le prime battaglie civili intraprese per restituire dignità agli omosessuali italiani.
Gli autori (lo stesso editore Renzo Barbieri ai testi e il dylandoghiano Giuseppe Montanari ai disegni) puntano piuttosto sul racconto goliardico e comico per descrivere il mondo dei “finocchi”, scavando tra i più tristi luoghi comuni. Il protagonista è un aitante divo del cinema di cui s’innamora follemente il regista Raoul Seghini, non ricambiato visto che Rolando è l’amante del Monsignor Schiantaculi! Irriverente e politicamente scorrettissimo, ma deprecabile nei contenuti. Contemporaneamente al primo albo Barbieri mandò in edicola il Manuale del Finocchio…
PETER PAPER
di Pippo Franco e Raoul Buzzelli
Erregi/Ediperiodici 1972-1978 (60 albi)
> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="325" width="239" alt="Essential 11: undici pocket erotici bizzarri secondo Andrea Leggeri >> LoSpazioBianco" class="alignright size-full wp-image-64907" />
Questo fumetto è un vero gioiellino, tanto è vero che in Francia Dargaud nel 2010 ne ha ristampato i primi episodi in un volume cartonato (e la serie dovrebbe proseguire). Qui da noi come sempre, a parte qualche cultore o collezionista che sa distinguere tra lavori di qualità e fuffa nel mare sterminato della produzione di pocket erotici, quasi nessuno ha interesse a riscoprire una serie spesso ricordata soltanto per il nome del suo sceneggiatore: Pippo Franco!
Il comico romano, che in quegli anni raggiunse il successo in tv e al cinema, riversa nelle pagine di questo fumetto parte del suo repertorio da cabarettista dando vita ad un personaggio, Peter Paper appunto, che è la quintessenza dello sfigato, un giovinastro senza arte né parte ossessionato dalla ricerca di qualcosa da mangiare e di un posto di lavoro, destinato però a passare da un fallimento all’altro. Nonostante l’innata goffaggine, il nasone e il fisico gracilino, tutte le donne cadono ai suoi piedi. Peter è infatti sessualmente superdotato e per questo costretto, suo malgrado, a soddisfare le voglie delle numerose donzelle (tutte ninfomani, va da sé) che incontra sulla sua strada!
Disegni di Raoul Buzzelli, fratello sfortunato ma talentuoso del più celebre Guido.
TELEROMPO
di Milo Manara
Publistrip 1973-1975 (18 albi)
> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="323" width="233" alt="Essential 11: undici pocket erotici bizzarri secondo Andrea Leggeri >> LoSpazioBianco" class="alignright size-full wp-image-64908" />Dissacrante satira in salsa sexy sul mondo della televisione italiana, che al tempo significava esclusivamente Rai Tv.
Siamo di fronte ad una serie di culto assoluto non soltanto perché è uno dei primissimi lavori di un Milo Manara all’inizio della carriera (irriconoscibile e molto acerbo), ma perché a rileggerla oggi resta un’esilarante parodia non solo dei personaggi e delle trasmissioni di allora, ma anche del costume italiano dell’epoca che iniziava ad essere segnato profondamente proprio dalla televisione.
Ogni albo era costruito come un palinsesto giornaliero, con vari siparietti narrativi ognuno dei quali introdotto dalle annunciatrici o intervallato dalla pubblicità. Tra i vari programmi parodiati citiamo i quiz Minchiatutto e Rischiaballe, il varietà di Cazzonissima, l’informazione del Teleballe e di Tivù Tette, lo sport di Vaffangol, gli spot di CaroUccello e vari Romanzi “Scemeggiati” (da Anna Karognina a Arsenico Pompìn).
Il sesso è poco ed è legato a situazioni comiche, ma più che altro gli autori giocavano sul mostrare le grazie di quei personaggi femminili che turbavano i sogni degli italiani, da Raffaella Carrà alle annunciatrici Rai fino a… Orietta Berti!
JACOPONE DA LECCO
di anonimo e Guido Canestrari
Ellepi 1973 (3 albi)
> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="326" width="240" alt="Essential 11: undici pocket erotici bizzarri secondo Andrea Leggeri >> LoSpazioBianco" class="alignright size-full wp-image-64909" />
Ecco l’outsider della selezione, un fumetto inarrivabile per stramberia di concezione e sciatteria di realizzazione. Innanzitutto non parliamo di un tascabile ma di una serie nel classico formato bonelliano, il che è già un’anomalia nella produzione di genere, ma appunto questo fumetto un’anomalia lo è è sotto vari punti di vista.
Ideale sintesi tra Brancaleone e il boccaccesco filone cinematografico “decamerotico”, racconta, nei soli tre albi pubblicati, il viaggio del pittore Jacopone da Lecco verso Roma, dove lo attende un mecenate intenzionato a commissionargli dei lavori. Durante il tragitto a Jacopone ne succedono di tutti i colori, ed ovviamente abbondano gli incontri con procaci donzelle. Il protagonista, in sostanza un campagnolo dai modi schietti e ruspanti, parla “una lingua assurda, una specie di italiano antico misto a romanesco, ciociaro, fiorentino e perfino veneto”!
Anonimo lo sceneggiatore mentre il disegnatore è tale Guido Canestrari, autore dal tratto pressoché dilettantesco che infarcisce però le tavole di surreali invenzioni grafiche che sottolineano l’assurdità di tutta l’operazione: curiosi omini che spuntano tra una vignetta e l’altra interagendo coi personaggi, ingiustificata presenza di finestrelle in ogni dove da cui sbucano strani personaggi fuori contesto, il sole raffigurato con un volto umano e via delirando.
Esilarante, fa il paio con Branchisciotte da Chiavari, stesso editore, stessi autori, stessa effimera vita editoriale limitata a tre uscite.
KARZAN> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="326" width="242" alt="Essential 11: undici pocket erotici bizzarri secondo Andrea Leggeri >> LoSpazioBianco" class="alignright size-full wp-image-64910" />
di Renzo Barbieri e Mario Cubbino
Edizioni del Vascello/Edifumetto 1975-1978 (39 albi)
Fra tarzanidi e tarzanelle di cui è ricca la storia del fumetto italiano, il più curioso è senza dubbio questo Karzan ideato da Renzo Barbieri e Mario Cubbino. Vera e propria porno-parodia del classico di Burroughs, come Tarzan anche Karzan viene allevato dalle scimmie e con queste stabilisce rapporti… di ogni tipo!
Prima di incontrare la sua Jane infatti non disdegna di accoppiarsi con la gorilla prostituta Magog, ma anche in seguito mantiene una certa disinvoltura sessuale concedendosi spesso a rapporti omosex.
La serie venne più volta riproposta da Barbieri col titolo mutato di volta in volta in Tanzar, Scimmy e Macho Mandrillo!
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TERROR BLU
di Carmelo Gozzo e disegnatori vari
Ediperiodici/Internazionale Ediperiodici 1976-1994 (219 albi)
Sesso e orrore sono spesso andati a braccetto nei fumetti per adulti, ma Terror Blu è probabilmente la collana nella quale sono state raggiunte le più alte (o basse) vette di raccapriccio!
Testata “cappello” senza protagonisti fissi ma con storie autoconclusive di genere fantastico, spaziando dalla fantascienza all’horror nelle sue più varie sfumature, non manca di qualità grazie anche agli autori coinvolti (Carmelo Gozzo ai testi e una valanga di disegnatori), ma sono i suoi eccessi a far notizia.
Orge di sangue, corpi orrendamente mutilati, accoppiamenti ributtanti con creature mostruose, esperimenti clinici e scientifici estremi sono elementi basilari di una serie che progressivamente sfociò nel porno splatter.
LA DONNA RAGNA
Galassia/Galax Editrice 1977-1981 (53 albi)
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Se avessi dovuto selezionare un solo titolo invece di undici, la mia scelta sarebbe caduta senza dubbio su La Donna Ragna!!!
Violentata all’interno di un laboratorio scientifico, Virgin Mona viene morsa sulla vagina da un ragno radioattivo un attimo prima di poter raggiungere l’orgasmo. La sventurata ragazza ottiene i poteri di ragno, ma perde per sempre la possibilità di provare piacere sessuale e, come una mantide, d’istinto uccide i suoi partner durante l’amplesso!
Questa parodia hard al femminile di Spider-Man rappresenta al meglio il livello di assurdità tematica che si raggiunse, soprattutto sulle testate di etichette minori, quando nella seconda metà degli anni Settanta la pornografia esplicita venne sdoganata sui tascabili erotici. Sesso estremo e violenza splatter sono gli elementi principali della serie, ma ciò che la rende imperdibile sono i rimandi all’originale Marvel, come la presenza del direttore del News De Merd disegnato come il J.Jonah Jameson del Daily Bugle!
Per questioni di copyright dopo alcuni numeri la testata fu cambiata in La Donna Tarantola. La stessa casa editrice lanciò contemporaneamente Le Fantastiche Quattro, poi ridotte a Tre per i medesimi motivi di diritti, da recuperare se non altro per vedere il Dottor Destino con le tette!
NECRON
di Mirka Martini/Ilaria Volpe e Magnus
Edifumetto 1981 (11 albi)
Qualcuno potrebbe avere da ridire sull’inclusione di Necron in questa selezione.
Ok, si tratta probabilmente del capolavoro di tutto il filone dei tascabili erotici, di un’opera chiave nella carriera del grande Magnus, qui sospeso tra echi de grottesco alanfordiano e aperture alla linea chiara, ma non si può non convenire che siamo di fronte ad un fumetto estremamente bizzarro.
Una scienziata folle e necrofila, Frida Boher, crea in laboratorio il suo “mostro di Frankenstein” superdotato assemblando pezzi di cadaveri, una creatura il cui scopo principale è quello di assecondare la particolare perversione della sua padrona.
Magnus e Mirka Martini (giornalista che firma i testi con lo pseudonimo di Ilaria Volpe) virano in commedia quella che, sulla carta, avrebbe potuto essere l’ennesima serie porno-splatter mitigandone in parte i contenuti, comunque molto estremi.
PIG
di Carmelo Gozzo e Piercarlo Macchi
Ediperiodici 1983-1988 (64 albi)
La più semplice e banale equazione secondo la quale i pocket erotici sono “roba da maiali”, trova pratica applicazione in questa serie certamente tra le più curiose mai realizzate. Al protagonista Mark Raymond viene iniettato, suo malgrado, un misterioso siero che gli dona un imbarazzante “superpotere”. Quando raggiunge l’eccitazione sessuale si trasforma infatti in una sorta di superuomo con la testa di porco!!! Soltanto soddisfacendo i suoi “Istinti Suini” può tornare alla normalità, ma la partner femminile dovrà essere diversa di volta in volta e soluzioni manuali d’emergenza non sortiscono il medesimo effetto.
Inutile sottolineare come questa circostanza costringa il personaggio a prodigarsi per uscire dai guai, vivendo continuamente nuove avventure sessuali.
Fumetto dai toni grotteschi, che coniuga in commedia anche le situazioni più estreme in cui Pig viene a trovarsi, è stato un vero cult degli anni Ottanta, un piccolo classico del genere firmato da Carmelo Gozzo per la maggior parte dei testi, e Piercarlo Macchi per i disegni.
BIONIKA
di Giovanni Romanini
Edifumetto 1984-1985 (10 albi)
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In anni in cui i successi del grande e del piccolo schermo non sfuggivano ad inevitabili rivisitazioni per adulti (da Raimbo a 44 Magnum, ma anche la serie Telefilm Proibiti), peschiamo nel mucchio questa Bionika a rappresentanza dell’intera categoria. Una scelta dettata non dalla qualità (garantita dagli apprezzabili disegni di Giovanni Romanini) ma dal divertente mix di fantascienza di matrice televisiva, azione e sesso bizzarro.
La protagonista Seka Diamond, giocatrice di rugby, perde la metà inferiore del corpo in un grave incidente aereo. Ricostruita con protesi bioniche diviene invincibile e vota la propria esistenza alla lotta contro le ingiustizie. Al suo fianco l’androide Monki, programmato anche per soddisfare le sue bioniche voglie (anche le parti intime sono ricostruite).
Se La Donna Bionica è il modello più ovvio, da Supercar arriva l’automobile intelligente, qui semplicemente Car, attrezzata con tutti i più utili gadget sessuali concepibili, dal pappagallo biologico per bere letteralmente la pipì della protagonista (e una bocca femminile sul display elettronico mostra il suo gradimento) a un fallo estensibile sempre pronto all’uso per rilassarsi dopo ogni avventura!
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