Qui, in questo posto così segreto e così presente nel non.blog, cominciano sempre faccende significative.M. mi ci ha portato diversi anni fa per fornirmi le sue Istruzioni per l'uso.
Premesso che le sue Istruzioni andavano incastrate con le mie, premesso che negli anni alcuni pezzi dell'ingranaggio sono stati sostituiti e sono state necessarie nuove tarature, premesso che su molte di queste sedie abbiamo ragionato di famiglia, lavoro ed un eventuale figlio...
...che poi non ci è venuto un figlio ma una Bionda che ha imparato a camminare su questo campo da calcio...
tutto ciò premesso
mentre M. fa il gradasso in una partita di tennis giocata con i pensionati del circolo e la Bionda fa la scatenata a cinquanta chilometri di distanza, mi godo il venticello e l'ombra e affronto tematiche che mi spaventano
ma mi distraggo con facilità, notando che la panchina e il tavolo di sassi sono entità vive che ospitano socievoli ragnetti verdi. E se il libro mi parla di cosa significa amare, invecchiare e morire, io vedo intorno a me solo cose vive
e penso che questo è un posto magico e vibrante e mentre penso questo aggettivo l'occhio cade su una foglia incastrata in una ragnatela, vedi un po' che la magia è vera
poi arriva M. profumato di doccia e decidiamo di fermarci a mangiare la focaccina industriale e un po' antica, farcita con prosciutto e formaggio, contenti che sia ben farcita. Per forza al bancone oggi è il turno della Cinzia.
E questo è un post romantico, se non si fosse capito.