Essere di sinistra significa...
Creato il 31 ottobre 2014 da Freeskipper
di Maria Pia Caporuscio. Ma come fanno a non vergognarsi questi politicanti che ancora continuano a definirsi di “sinistra”, dopo averla rinnegata e tradita quali moderni Giuda, per gettarsi nelle braccia di chi assicurava loro le poltrone? Con quale coraggio osano definirsi tali, offendendo l’intelligenza degli italiani e la stessa parola “sinistra”? Come osano pretendere che si creda alle loro bugie e chiedere ancora i voti agli italiani onesti, che hanno creduto e ancora vogliono credere, di poter contare su un partito di vera sinistra? Ma lo sanno cosa significa essere di sinistra? Essere di sinistra significa esattamente l’opposto di quel partito chiamato PD, che senza ritegno (se non privo di scrupoli) si allea con la destra per rimanere al potere. Essere di sinistra significa giustizia sociale, giustizia giusta e giustizia uguale per tutti. Essere di sinistra significa essere liberi senza padroni. Essere di sinistra significa che ogni essere vivente ha il diritto di potersi sfamare, riscaldare l’inverno, avere un tetto sul capo, un lavoro certo, il diritto ad una dignitosa pensione dopo aver lavorato per una vita intera. Essere di sinistra significa poter mantenere decorosamente una famiglia, far studiare i propri figli, migliorare la qualità di vita alle generazioni future, sostenere i deboli, curare i malati, prendersi cura dell’ambiente proteggendo il nostro habitat, nel rispetto della natura e non sfruttarla, violarla sfidandola addirittura. Negare queste “vitali” esigenze che rappresentano gli atti obbligati di uno Stato che vuole definirsi civile, significa essere contro la sinistra! E voi vi siete schierati contro, ritenendo questi atti di civiltà non diritti dovuti, ma privilegi. E cosa sono i vostri che pur lavorando pochissimo, portate a casa venti-trentamila euro e forse più, tra osceni privilegi del tutto immorali e contro natura? Chi siete per decidere che voi dobbiate vivere come faraoni e tutti gli altri (che oltretutto vi mantengono) debbano patire la fame, vivere nell’incubo di non avere un futuro, angosciarsi ogni giorno non sapendo dove sbattere la testa per portare in tavola qualcosa da mangiare? Da dove viene quel volervi ritenere al di sopra degli altri, dalla vostra deficienza intellettiva, dall’ignoranza o dalla feroce arroganza che vi contraddistingue? E infine, in nome di che e di cosa vi permettete di svendere il patrimonio pubblico, di privatizzare i colossi statali svendendoli ai vostri amici, parenti e conoscenti, per poi farli fallire e lasciare in mutande una nazione, che non siete degni neppure di posare sulla sua terra i vostri piedi sporchi? Come fate a credere che per far ripartire l’economia, l’unico modo è quello di cancellare i diritti dei lavoratori (i soli che mantengono ancora in vita la nazione con tasse ai livelli di usura) e non condannare gli evasori fiscali che stanno saccheggiando questo paese? E come fate ad accettare non solo il massacro della classe lavoratrice (che avreste dovuto difendere anche a costo della vostra vita) ma addirittura far calpestare tutte le regole di cui si compone la nostra Democrazia, dissacrando quella Carta Costituzionale che costituiva la sola difesa che avevamo contro gli abusi di potere, che la casta cui oggi (inutile negarlo) vi siete accodati anche voi, ha sempre usato contro i lavoratori? Voi non siete la sinistra, abbiate almeno il pudore di riconoscerlo se non volete suscitare il vomito in tutti noi che vi avevamo accordato fiducia!
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