Dove sono in vacanza, la connessione internet sfida il principio aristotelico di non contraddizione, dato che essa c'è e non c'è, allo stesso tempo.In un primo momento, alla mia domanda se arrivasse il segnale per i cellulari, il gestore del residence ove mi trovo, mi ha risposto: «a volte sì, a volte no». Io pensavo mi prendesse per il culo, e invece non solo aveva ragione, ma ancor più dell'«a volte sì, a volte no». Giacché se fosse così, se la connessione ci fosse a volte sì allora io potrei, in quei momenti, navigare tranquillamente e prendere il mare della rete per leggere e postare un pò (l'ho fatto apposta per lo Scorfano). E se invece non ci fosse proprio, rinuncerei a malincuore, ma la smetterei di prendere il cavetto usb e attaccare chiavetta o cellulare (zitti: adesso ci sono due tacche, ma son trascorsi venti minuti e ancora non mi si è aperta la mia gmail).E io che mi aspettavo di postare con regolarità anche durante le vacanze, dato che soffro (quasi) a stare lontano dal mio blog (e da quello dei miei amici blogger). Infatti, se non intervengo a dir qualcosa di politico, di letterario, di pseudo-filosofico, di religioso, di costume o di attualità, io mi sento di vivere metà della metà di quel che vivo, e non ditemi vi prego che sono messo male, che ho bisogno di un curatore (non di un curato) psicologico.D'altronde ognuno ha i suoi hobby e il mio è questo: pensare, leggere, scrivere, requisiti miei minimi per farmi credere che la mia sia una vita che valga la pena di essere vissuta.Sono messo male, vero?
Dove sono in vacanza, la connessione internet sfida il principio aristotelico di non contraddizione, dato che essa c'è e non c'è, allo stesso tempo.In un primo momento, alla mia domanda se arrivasse il segnale per i cellulari, il gestore del residence ove mi trovo, mi ha risposto: «a volte sì, a volte no». Io pensavo mi prendesse per il culo, e invece non solo aveva ragione, ma ancor più dell'«a volte sì, a volte no». Giacché se fosse così, se la connessione ci fosse a volte sì allora io potrei, in quei momenti, navigare tranquillamente e prendere il mare della rete per leggere e postare un pò (l'ho fatto apposta per lo Scorfano). E se invece non ci fosse proprio, rinuncerei a malincuore, ma la smetterei di prendere il cavetto usb e attaccare chiavetta o cellulare (zitti: adesso ci sono due tacche, ma son trascorsi venti minuti e ancora non mi si è aperta la mia gmail).E io che mi aspettavo di postare con regolarità anche durante le vacanze, dato che soffro (quasi) a stare lontano dal mio blog (e da quello dei miei amici blogger). Infatti, se non intervengo a dir qualcosa di politico, di letterario, di pseudo-filosofico, di religioso, di costume o di attualità, io mi sento di vivere metà della metà di quel che vivo, e non ditemi vi prego che sono messo male, che ho bisogno di un curatore (non di un curato) psicologico.D'altronde ognuno ha i suoi hobby e il mio è questo: pensare, leggere, scrivere, requisiti miei minimi per farmi credere che la mia sia una vita che valga la pena di essere vissuta.Sono messo male, vero?