Essere genitori: Fatica&Divertimento; SpA
Da Babbonline
@babbonline
Confrontandomi con altri genitori mi rendo conto che per molti l’arrivo di un figlio è servito per riempire un vuoto. Che sia di tempo, di interessi, di compagnia, di affetto, di interessi o, paradossalmente, di legame con il proprio compagno o compagna.Guardando alla mia situazione, mi rendo conto che per me, al contrario, un figlio doveva portare qualcosa di nuovo trovando il suo posto, anche se ovviamente in posizione privilegiata, tra tanto altro che già avevo. Questo fa sì che ci sia bisogno di redistribuire le priorità, modificare i tempi, lasciare indietro qualcosa. E' necessario un periodo di assestamento.Sinceramente non è facile. Se è difficile anche leggere una rivista la sera perché si crolla addormentati come si toccano le coperte o se si deve mettere in conto che poco dopo esserti messo al computer quando tutti dormono senti piangere dalla camera mandando all’aria i programmi della serata, se potevi decidere di andare a correre da un momento all’altro semplicemente trovando l’ispirazione guardando dalla finestra o se i libri stanno a prendere polvere sul comodino. Sono convinto che questa varietà di aspetti e interessi della mia vita sarà importante anche per la crescita di mia figlia, quando sarà un po' più grande. Che per i figli questa sarà una ricchezza dalla quale attingere. Mi viene in mente la frase finale del film “La prima cosa bella” di Virzì quando la protagonista ormai anziana dice ai figli “Che fatica. Però ci siamo divertiti tanto, vero?” Eh sì, che fatica!