Essere in vita

Da Chiara Lorenzetti

Mi chiedi, amico mio, di capire il senso della vita, quand’anco non so leggere neppure la traiettoria del sole, che brilla nel cielo adamantino, di coralli e gemme impreziosito.

Mi implori, amico mio, di leggere dentro gli occhi, quei tuoi pensieri e la favella e il tuo ingegno e la tua pura poesia, con la quale tu stesso navighi a vista nella tua vita; ma neppure so, amico mio, comprendere i fondi del caffè ed interpretarne il fato, della mia vita.

Mi chiedi, amico mio, di aspettare quel tempo prezioso che prima o poi arriverà, che ali hanno tarpato in un buco misterioso che non conosce spazio ma solo avversità.

Mi chiedi, ancora, amico mio, ancora e poi ancora, di essere ferma e parca e muta e di capir da me da sola l’importanza  di ciò che s’è fatto e ciò che è.
Ed io ti ascolto, amico mio e ti credo e null’altra prece ho  che d’essere viva ancora quel giorno in cui mi verrà data la capacità intera di veder se ciò che ho capito, è ciò che sarà.

Chiara


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