Essere L'Amante

Da Dimasi

Se c'è un amante, significa che esiste una terza persona, almeno, oltre la coppia. Se c'è un amante significa anche che c'è chi tradisce e chi viene tradito. Non ero mai riuscita a mettermi nei panni dell'amante; amore rubato per pochi minuti o poche ore, menzogne, attese... lunghe ed interminabili attese. Attendere una telefonata, un SMS, una mail. Attendere che arrivi sperando che non annulli tutto all'ultimo momento. Il tutto per un paio d'ore senza promesse ma anzi, spesso con la certezza di un futuro negato. Una negazione che nei migliori dei casi viene travestita con l'abito di una speranza appena accennata, un filo che lega l'attimo rubato ad un domani.  Ho cambiato idea. O quantomeno non è più vero che non lo capisco. Sono d'accordo con Ser quando afferma che 
noi umani non siamo spiegabili solo con la scienza: quell'anello mancante ancora mistero è la capacità dell'uomo di spingersi con tutto se stesso (intelligenza, affettività, sesso, psiche, sentimento, etc...) oltre la natura, nel meta-fisico, dove può finalmente appagare, dando senso ed impulso, il vissuto e persino il desiderio proiettato oltre l'esperienza.
Fare l'amante rientra proprio in quella capacità dell'essere umano di spingersi oltre con tutto se stesso. Non vi è nulla di razionale, vi è anche poco di eticamente condiviso (se escludiamo che prima o poi succede a tutti...), e difficilmente porta ad ottenere qualcosa di stabile o delle sicurezze. Quindi può solo essere relegato nel cassetto con il cartellino di "follie d'amore", oppure "irrazionalità affettive", insomma, in un luogo poco spiegato o spiegabile se non dal fatto che siamo esseri umani. L'unico paradosso è che, come molti altri comportamenti, giudichiamo ciò che facciamo come specie come non consona alla specie. Strano no? Ad ogni modo, ispirata dalle considerazioni di ieri, ho formulato una mia personale teoria: Amo X, ma X sta con qualcun'altro/a; malgrado il suo legame X è molto attratta da me e ad un certo punto decide che tutto sommato si possono superare i limiti dell'etica (sempre ce ne fosse stato bisogno) e diventiamo amanti. Magari dopo la prima volta si dicono le frasi di rito tipo "non deve accadere mai più", "è stato un errore", oppure anche "adesso la lascio", ma credo che la statistica ci mostrerebbe che su un migliaio di queste frasi, quelle che vengono effettivamente messo in atto saranno una percentuale davvero minima. Quindi inizia ad instaurarsi quella che a tutti gli effetti viene definita una relazione clandestina. Ecco l'amante:
Sono le 10.00 e non l'ho ancora sentita, forse è successo qualcosa, forse sta litigando con lei oppure... oppure ha deciso che vuole troncare ma non ha le palle per dirmelo e quindi resta in silenzio. Ma domani dobbiamo vederci... Oddio e quindi? Ecco, è l'una e niente! E' chiaro, mi ha mollata. E non me lo dice, non ha le palle per dirmelo! Cazzo ma perché io non capisco mai niente, perché m'illudo che ci vedremo, mi accontento delle briciole invece di cercare qualcosa di serio, qualcosa che potrei avere per me. Un amore vero [notiamo l'uso frequente, in questo casi, della parola vero].  Bip-Bip Bip-Bip Eccola! Ma porca... "Scusa, avuto problemi sul lavoro, non vedo l'ora di domani, non riesco a pensare che a te, ti adoro!". Eh si, problemi sul lavoro... [ma malgrado l'atteggiamento volutamente critico il cuore si scioglie perché non mi ha lasciata e si, ci vedremo domani]. "Non vedo l'ora, conto i secondi ed i respiri che mi separano da te. Amore" [invio].  Che scema che sono, ogni volta mi faccio prendere dalle paranoie... se solo potessi chiamarla, almeno ogni tanto, ma se lei lo scopre è la fine. Che se lei  lo scopre io lo so che lascia me, oppure entrambe per come è fatta. Quindi la perdo. Ma cribbio se sono paranoica. Visto S? domani come al solito vi vedete... il lavoro è la scusa perfetta... Dio non vedo l'ora. Basta! Ripigliati! Prepara la cena, ordina la cucina, fai qualcosa insomma! Altrimenti a domani come ci arrivi? Mmmmhh... che voglia che ho delle sue labbra, di sentire il suo profumo, di sentirla tra le mie mani, la sua pelle Basta! Insomma... tanto non sarà mai tua. E' sua, anche se ama me. Ma la vita la passa con Lei, non con me. In vacanza va con lei, da sua madre ci va con lei, io non l'avrò mai. Io sono l'amore clandestino, io sono l'amore che le permette di non avere coraggio. Io sono l'eterna attesa. Mi nutro di briciole perché l'amore ti rincoglionisce. Io, io che mi accontento dei momenti rubati, di non interferire... Io, la perfettina di turno. Ma come faccio a lasciarla. La mia vita ruota intorno a quelle poche ore, e quando c'è... quando c'è il mondo non c'è più, siamo noi, io e lei. Solo noi, la perfezione, l'attimo eterno. Si, balle! Ti stai raccontando delle balle grandiose! Sarà anche l'attimo perfetto, ma quando se ne va a te ti si spezza dentro qualcosa ogni volta, e ogni volta vorresti pregarla di rimanere e mandarla a cagare per sempre. Ma sei schiava di quello che provi e lo sai. Eh si, lo so. Sono come un cocainomane che aspetta tutta le settimana per potersi riempire al sabato, e che dice di non essere dipendente. 
Eccoci qui, questa è la mia visione odierna dell'amante (quella che ama, non quella della botta e via, mi raccomando è una distinzione fondamentale in questo contesto). Quindi sì, io sarei una di quelle sfigate amanti che ruba i respiri al tempo pur di trascorrerli con la donna che amo. Umana e fragile fino in fondo.
Sono gli amori insondabili  a rivelarci la vita  questo cercarsi per sempre  questa sorpresa infinita  le tue lame di verità  e il manto gelido d'inverno  che ti porti sulle spalle  e che ti fa scappare  da un sogno così bello  Sono gli amori diversi  quelli che restano dentro  e che vorresti cullare  sentirli cantare  e fermarli nel tempo  sono gli amori più intensi  quelli che restano dentro 
e non riesci a scordare e che fanno più male gli amori come