Essere "laico"

Creato il 16 agosto 2010 da Federicobollettin
Le disavventure storiche di un vocabolo
di Augusto Cavadi
Le parole hanno lo strano destino di mutare – secondo le epoche e secondo i contesti come se fossero esseri viventi. Il vocabolo ‘laico’ è un’ottima esemplificazione di questo destino generale. Nonostante oggi, nel linguaggio dei media, lo si adoperi essenzialmente in opposizione a ‘credente’, ‘religioso’, ‘confessionale’, la sua origine pare sia squisitamente cristiana. Etimologicamente, infatti, laico è colui che appartiene al popolo (in greco, laos): più esattamente, al ‘popolo di Dio’. Sarebbe bello riscoprire e custodire questo prezioso significato originario! Tu non puoi essere suora cattolica o pope ortodosso o pastore protestante se non in quanto -prima di tutto ed essenzialmente- sei un ‘laico’: un membro del popolo di Dio.
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