Essere meglio dei propri genitori. La storia del brutto anatroccolo.

Da Maxvolpi @maxvolpi

Questo altisonante titolo volutamente provocatorio, nasce dall’esigenza di raccontare una storia personale, che è in fondo la storia di molti di noi, brutti e grigi anatroccoli alla ricerca della nostra vera natura di soavi cigni i cui colli possano splendere alla Luce perché mille barbagli trafiggano le palpebre (cit. da Franco Battiato/Manlio Sgalambro – È stato molto bello). Le premesse fondamentali a questa storia sono la rabbia, la frustrazione, il risentimento e la delusione provata nel sapere che giorno dopo giorno, chi dovrebbe elevarti invece, ti tarpa le ali. Queste emozioni vengono esperite da chi si ritrova preda di profondi complessi innescati da un insieme di norme percepite come estranee da sé stesso.

Potremmo qui aprire un trattato di pedagogia, ma non è questo il luogo, sul perché un genitore che è un essere umano normale, di media istruzione, pur sapendo di dover essere preparato per svolgere il proprio lavoro omette, inconsciamente certo, di prepararsi al lavoro del genitore. La verità risiede nella comprensione profonda di ciò che viene appreso, che passa sia dalle parole sia, in maggior misura, dall’esempio personale. Vale la regola della somiglianza, per cui perché molti “bravi” genitori insistono nel proverbiale “Fate quello che dico, non fate quello che faccio”? Responsabilità, miei cari.

Abbiamo quindi una creatura che chiameremo bambino libero positivo (BL+ / è felice, simpatico, pieno di inventiva, semplice, spontaneo) che si ribella al genitore normativo negativo (GN- / parte da una visione ristretta e pessimista, che sminuisce le capacità altrui).

Accade qui un movimento che va interiorizzato per essere compreso. In seguito alle eccessive regolamentazioni del genitore normativo negativo, il bambino libero positivo (BL+), pur ribellandosi, si trasforma in un bambino adattato (BA-), sviluppando molte delle emozioni succitate (rabbia, frustrazione, risentimento, delusione), con la consapevolezza di avere ragione e chiedendosi continuamente una sola catartica frase, che suona più o meno così: “Perché non mi capite? Perché sono incompreso?”. Chi ha detto che un bambino ha scarsa consapevolezza? Ok, non saprà mediare tra sé e il mondo ma non è uno stupido, anzi, le sue emozioni sono spesso più profonde e pulite di quelle dei genitori, proprio perché non ancora mediate dal contesto. Egli sa che le norme continuamente imposte sotto forma di limiti, stanno riducendo le sue possibilità di agire nel mondo come individuo libero. Tuttavia, non essendo in grado di mediare, assorbe. Semplicemente assorbe. Qui arriva la parte tragica per cui dovremmo avere come sottofondo la colonna sonora de “Lo squalo”.

http://www.youtube.com/watch?v=Q8IM1NVcNoc

Il subconscio, registratore della nostra vita, assorbe le regole, i modi di fare, le frasi dette e ridette dalle figure che noi consideriamo importanti e, quando abbiamo dai 4 ai 12 anni, queste figure sono rappresentate prevalentemente proprio dai genitori.

Sembrerebbe fin qui che io voglia prendere le parti transazionali del bambino libero positivo, ma altro è lo scopo di questo mio scritto che procede infatti con la seconda premessa importante: il titolo, contiene in sé un nucleo evolutivo attraverso il quale ogni ex-bambino che legga queste pagine possa, attraverso un lavoro di introspezione e di lavoro energetico su di sé, ritrovare tutto quel potenziale di BL+ e trasformarlo in maniera concreta per migliorare sensibilmente la propria esistenza e giungere così ad essere un adulto libero, privo cioè di tutti quei condizionamenti impostigli durante lo sviluppo. Se questo scritto potesse anche far comprendere ad un GN- che il suo continuo lavoro di distruzione delle basi stesse della vita del figlio avrà ripercussioni su molti esseri umani tra dieci o vent’anni (molti sviluppi sono ascosi), nonché sul rapporto di odio – Amore che la sua creatura proverà per lui per tutta la vita, certo, lo scopo di questo approfondimento sarebbe interamente raggiunto. Perché capire è l’unica cosa.

Essere meglio dei propri genitori è quindi concettualmente differente dal voler emettere un giudizio. È più che altro un voler prendere coscienza che i nostri limiti sono delle scritte a caratteri cubitali nel nostro inconscio, avvenute attraverso un processo di registrazione in tenera età, da parte delle persone preposte alla nostra educazione, che spesso non hanno saputo fare di meglio che dotarci di tutta una serie di regole limitanti atte a rispecchiare il loro mondo e non il nostro. Un mondo fatto, a sua volta, di enormi limiti. Hai appena assistito alla genesi del brutto anatroccolo. Un essere umano che sa di essere un cigno stupendo, che si ritrova a “quaccherare” dietro alle altre anatre. Ti è familiare? Ti comporti anche tu così?

Questo processo di registrazione delle convinzioni prende il nome, nelle discipline energetiche, di “Scritte sui muri”. Cosa accade quindi? Che la natura profonda viene violata e ciò che tu senti di essere viene normato a fuoco da qualcosa che è “altro da te”. Altroché incazzarsi. È certamente lecito. Di coda a questo avviene un altro processo che in psicologia energetica viene definito “inversione energetica”, che semplicemente è un conflitto tra ciò che sai di te, ciò che vuoi essere e ciò che è scritto sul tuo muro personale. Vale la regola della somiglianza e, considerato che il 95% dei processi mentali quotidiani viene gestito dal subconscio, arrivi velocemente a capire quanto le “scritte sui muri” siano importanti ed influenzino la tua vita più di quanto hai immaginato fin’ora. Da qui nasce il bisogno di una propria evoluzione sganciata dalle regole comuni, da questa falsa personalità (cit. Battiato / Segnali di vita). Vedere nello specchio un cigno è il bisogno profondo di queste persone in cui, sinceramente, anch’io mi sono identificato per lungo tempo.

Immaginiamo ora, visto che abbiamo parlato di essere meglio dei propri genitori, la peggiore delle ipotesi, che un bambino adattato, ex bambino libero positivo, sviluppando tutte le emozioni negative ancora suddette, si ritrovi nella disgustosa condizione di divenire, a sua volta, un genitore normativo negativo. Sarebbe meglio dei propri genitori? O avrebbe seguito ciecamente quello che loro hanno scritto sul suo muro perpetrando un destino già segnato? Ecco cosa intendo quando vi dico che le tecniche energetiche hanno in loro il potenziale di farvi riprendere in mano il timone della vostra vita. Ma la potenza è nulla senza la capacità di governare la nave, sareste quindi come un albatro che ha le ali troppo grandi per volare (cit. un’amica).

Pragmaticamente suggerisco a tutti un personale lavoro di sviluppo attraverso l’identificazione delle scritte sui muri e la loro distruzione attraverso le tecniche energetiche quali EFT, Logosintesi, PNL, TAT, Quick Remap, ecc. Mi permetto un consiglio: partirei da EFT.

E proprio tramite EFT desidero introdurre il discorso, temuto da ogni bambino adattato in collera con i genitori, quello del perdono.

EFT è una tecnica di psicologia energetica volta al riequilibrio emozionale attraverso la sintonizzazione della mente sui ricordi dolorosi o sulle cosiddette scritte sui muri, mediante un processo di picchiettamento dei punti energetici dell’agopuntura della medicina tradizionale cinese. Con questo processo il subconscio si sintonizza letteralmente sul problema da trattare (“Perché non mi capite? Perché sono incompreso? Vi odio! Mi avete fatto male!”) permettendo, attraverso il rilascio energetico conseguente al picchiettamento, di abbandonare le credenze negative legate al passato, per ricalibrare la frequenza della mente all’oggi. Al presente.

Io sono un cigno, perché mi impedite di volare?

In EFT utilizziamo una procedura definita “di preparazione” che consiste nel ripetere una frase con lo scopo di spezzare il legame che la mente ha costruito con l’inversione energetica e che ci unisce al bisogno secondario di mantenere stoicamente la nostra posizione di bambini adattati arrabbiati e frustrati. Questa frase recita così:
“Anche se (nome del problema / es.: sono un incompreso), io mi amo e mi accetto completamente e profondamente”.

Io amo la poesia. Quando leggo la poesia non mi limito a “leggere la poesia”, assaporo sulle labbra il suo sapore, come le note speziate di un rosso strutturato o le labbra calde e umide della donna che amo (N.d.R.). Per questo ti invito a provare ad assaporare sulle labbra queste frasi:

“Anche se sono un incompreso, io mi amo e mi accetto completamente e profondamente”.
“Anche se i miei genitori mi hanno ferito, io mi amo e mi accetto completamente e profondamente”.
“ecc.”

Dette con la giusta intenzione queste frasi aprono molte più porte di quelle che puoi anche solamente immaginare. Per cui ti invito al viaggio in quel paese che ti somiglia tanto (cit. Charles Baudelaire / Invitation au voyage), stupendo cigno incompreso.

Mi rivolgo ora al bambino adattato che c’è in te. I tuoi genitori, è vero, sono stati estremamente inconsapevoli nel mettere al mondo una creatura come te, dandole magari tutti gli strumenti economici per la crescita, senza però mai cercare di comprenderne la natura profonda. Ti capisco.
È anche vero che spesso siamo noi stessi che cerchiamo le condizioni adatte alla nostra crescita personale. C’è una simpatica commedia americana senza pretesa alcuna, che contiene una profonda verità (e questo avalla la teoria che la verità si trova spesso nei posti più strani). Si intitola “Un’impresa da Dio”. In questa pellicola un onorevole del congresso americano (Steve Carrell) riceve da Dio (Morgan Freeman) il compito di costruire un’arca. Convintosi del compito, inizia l’impresa e viene ben presto abbandonato dalla moglie (Lauren Graham) e dai figli che lo credono impazzito. Mentre questi ultimi sono in viaggio per raggiungere la madre di lei ricevono la visita di Dio sotto le mentite spoglie di “un vecchio cameriere” (cit. da Franco Battiato/Manlio Sgalambro – Un vecchio cameriere) che fa capire loro, attraverso una frase, quanto la crescita personale passi dall’avere intorno a sé le condizioni ideali.

Dio dice: “Pensi che quando le persone chiedano con cuore puro a Dio di migliorare la loro vita, lui migliori semplicemente la loro vita o si adoperi per fornire le condizioni attraverso le quali essi possano realmente migliorare la propria vita?”

Come bambino adattato hai scelto, anche inconsapevolmente, anche spinto dagli altri, anche attraverso le privazioni che hai subito, le condizioni ideali per il tuo sviluppo, attraverso una via che seppur ricca di spine e dolore, ti ha permesso di giungere fino a qui. Il tuo subconscio, il subconscio collettivo, i tuoi genitori, la vita, Dio, hanno creato le condizioni per cui tu, pur essendo uno splendido cigno, potessi prima sentirti un bruttissimo anatroccolo, per farti sperimentare, attraverso la comparazione, qual è la tua vera via. Così potrai risplendere alla Luce e trafiggere con mille barbagli, le palpebre di chi ti guarda (re-cit. da Franco Battiato/Manlio Sgalambro – È stato molto bello).

Ora puoi osservare che il cammino percorso è stato propedeutico alla tua crescita, è stato una preparazione a quei pochi attimi della vita in cui puoi, con un forte slancio, imparare a volare. Questo, se tu vuoi, può essere uno di quegli attimi. Risvegliare la coscienza è il tuo lavoro. Ti invito al viaggio.

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Max Volpi – PNL practitioner – Facilitatore EFT & Logosintesi – Floriterapeuta.
www.reflexal.com


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