P. P. Pasolini
Carlo Giovanardi continua imperterrito nel suo tentativo, riuscitissimo in verità, di dimostrarsi un pericoloso fanatico. L'ultima esternazione riguarda i manifesti dell'Arcigay che ritraggono due coppie omosessuali intente a baciarsi, già realizzati l'anno scorso dal Comitato Provinciale Arcigay ''Nuovi Passi'' di Udine e Pordenone e da Arcilesbica Udine e ripresi quest'anno dall'Arcigay nazionale in occasione della in occasione della Giornata Internazionale Contro l'Omofobia. Il delirio del sottosegretario: "Un bacio pubblico tra due uomini a me infastidisce. Un episodio ostentato di questo genere in un luogo pubblico dà fastidio: questo tipo di effusioni, se ad esempio due vogliono darsi un lungo bacio in bocca, se lo diano a casa loro, evitino di farlo davanti a persone terze".
Sapesse quanto ci infastidiscono le persone come lui... Fa piacere constatare le numerosissime prese di posizione contro le idiozie blaterate da Giovanardi, non ultima quella contro la pubblicità dell'IKEA. Resta tuttavia l'amarezza per dover assistere a certi spettacoli desolanti. Il fatto stesso che qualcuno abbia la spudoratezza di non tenere per sé certe idee significa che il terreno per l'omofobia è fertile. In fondo, Giovanardi stesso è perfettamente cosciente di andare incontro a critiche per via delle sue affermazioni ma sa anche che le sue sparate possono sortire l'effetto desiderato, ossia quello di trascinare qualcuno nell'intolleranza. A dire il vero, non è una questione di intolleranza. Non c'è niente da tollerare. L'orientamento sessuale è come il colore degli occhi o la misura delle scarpe. Chi potrebbe sentirsi migliore di un altro per via dei suoi occhi castani?
Fa ben sperare il fatto che stavolta la reazione alle bestialità dell'omofobo di turno non sia stata limitata ai fricchettoni sognatori di sinistra come il sottoscritto o alle associazioni LGBT, ma abbia visto la partecipazione di soggetti che nulla hanno a che fare con i diritti degli omosessuali. Alcuni esempi sono le campagne pubblicitarie di Eataly, che richiama apertamente le frasi di Giovanardi, e Easyjet, che lo prende perfino in giro.
Io mi sposerò a luglio e ne sono entusiasta, ma mi fa rabbia che questo diritto non sia appannaggio di tutti. Con quale scusa, poi? La difesa della famiglia? Quando la smetteremo di usare parole come famiglia, amore, morale, per giustificare infamie e ingiustizie? Della faccenda IKEA-Giovanardi se ne occupa anche Le Monde, operando un parallelo fra il concetto di famiglia a cui si richiamano gli integralisti cattolici come il nostro sottosegretario e il modello offerto dai festini di Berlusconi. Strano che su questi il fervente Giovanardi non abbia avuto nulla da eccepire.