Estate: 3 italiani su 4 a spasso per sagre, per battere la crisi

Da Giuseppecocco @giuseppecocco
Quasi tre italiani su quattro (74%), in vacanza, partecipano quest’anno a sagre e feste di Paese che si concentrano nel mese di agosto e che, con la crisi, sono gli unici appuntamenti dell’estate 2013 dove spesso si registra il tutto esaurito. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Ipr marketing relativi all’estate 2013 che evidenzia la riscoperta degli italiani per le sagre come alternativa low cost alla ristorazione tradizionale, alle discoteche o ai parchi divertimento che in molti sono costretti a tagliare.
Se la crisi ha ridotto le partenze, ha infatti anche costretto a tagliare il budget delle vacanze delle famiglie per far quadrare i conti con il 33% degli italiani che ha rinunciato a divertimenti come cinema, parchi giochi e discoteche, mentre il 32% dei vacanzieri, ha scelto località più vicine, e addirittura il 16% resta nella propria regione.Si tratta di comportamenti che hanno favorito il prepotente ritorno, nell’estate 2013, delle sagre dove, secondo l’analisi della Coldiretti, il 24% dei frequentatori non spende niente, il 34% non più di dieci euro per persona e il 14%, tra i 10 ed i 30 euro per persona. Un costo comunque modesto compatibile con i budget della maggioranza delle famiglie in vacanza, che peraltro, nell’87% dei casi, quando mangiano fuori, cercano un menù locale, a chilometri zero.
Una percentuale in crescita, rispetto all’estate scorsa, quando erano comunque l’82% gli italiani in cerca di menù locali, per gustare sapori autentici del territorio che si sta visitando, e che non devono subire lunghi trasporti che fanno aumentare i costi, e ne compromettono la freschezza.
Dal pesce al cinghiale, dalla frutta alla verdura, ma anche tante specialità tipiche locali, sono protagonisti degli appuntamenti che vedono la partecipazione entusiasta di tanti cittadini.

Una vera e propria riscoperta che è il frutto dell’esigenza di contenere le spese, ma anche di ristabilire un rapporto più diretto con il cibo; la cultura e le tradizioni territoriali, soprattutto nel momento delle vacanze estive, quando si moltiplicano le iniziative di valorizzazione dei prodotti locali, con feste organizzate in tutta Italia, nei piccoli e grandi centri.Una tendenza che va accompagnata però da una maggiore qualificazione dell’offerta. Tra i consigli da seguire nella scelta, ci sono infatti, l’opportunità di verificare la congruità del “cibo festeggiato”, con la realtà produttiva del territorio, anche con un occhio alla stagionalità; le garanzie offerte dalla partecipazione delle Istituzioni, dai Comuni alle Parrocchie fino alle organizzazioni di rappresentanza, il coinvolgimento nell’iniziativa di operatori economici locali, dai ristoratori agli agricoltori. La necessaria qualificazione dell’offerta delle Sagre, in Italia può essere, infatti, sostenuta da una più forte presenza delle realtà economiche espressione del territorio come ad esempio la vendita diretta dei prodotti agricoli e alimentari delle aziende agricole locali, che garantiscono identità e qualità al giusto prezzo.Una opportunità - continua la Coldiretti - resa possibile anche dal moltiplicarsi dei mercati, delle botteghe e degli spacci aziendali degli agricoltori di “Campagna Amica”, che possono contare su 8.200 punti vendita in tutta Italia dove e possibile acquistare i prodotti agricoli e alimentari del territorio a chilometri zero che sono frequentati durante l’estate da ben l’80 per cento degli italiani rispondenti che non si lasciano sfuggire la possibilità di visitare frantoi, malghe, cantine e mercati degli agricoltori.

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