Merenda a ciglio strada nel viaggio per arrivare in Val di Fiemme
Ce l'abbiamo fatta! Siamo arrivati a Varena, dove trascorreremo i mesi di luglio e agosto. Memore infatti del caldo soffocante dello scorso anno, per quest'estate mi sono attrezzata e con i bambini trascorreremo qui l'estate. Ho dovuto però superare qualche scoglio prima di arrivare, da qui l'entusiasmo dell'esordio di questo post.Punto Uno: non essendo più a casa in maternità, ma telelavorante, ho dovuto accertarmi che in questa casa funzionasse una stabile connessione Internet. La cosa non è stata semplicissima, dal momento che le varie chiavette internet non prendono a Varena. Come si è risolto il problama: il vicino di casa ci ha gentilmente concesso di agganciarci alla sua rete :-)
Punto Secondo: dovendo lavorare con una certa continuità almeno alla mattina, ho bisogno di qualcuno che mi aiuti con i pargoli. Mia mamma si è "data volontaria", e visto che la casa in cui villeggiamo è loro, si è trasferita anche lei qui. Mio padre pendola con i suoi impegni di lavoro da Varena, così spesso la sera è qui con noi.
Punto Terzo: arrivando qui con mia madre, siè risolto il problema auto. Non essendo io infatti automunita e non essendo Cesare qui con noi, mi posso appoggiare su di lei.
Di fatto la partenza è stata epica: caricata la macchina all'inverosimile, legati i bambini ai seggiolini, siamo partite io e mia madre alla volta della Val di Fiemme. Per fotuna niente intoppi in autostrada: Bianca ha dormito, Luigi si è intrattenuto con fiabe sonore e playlist canore. Il bello è arrivato ai primi tornanti, con i primi strilli e le prime minacce di vomiti (di qui la scelta di un'estemporanea merenda a ciglio starda).
Poi finalmente l'arrivo: la casa fresca, le stanze da aprire, l'erba alta in giardino e tante borse e valige da scaricare.