Desiderate un po’ di relax in uno Strandkorb, guardare i gabbiani che volano sull’acqua e osservare il mare che, attraversato da bianche vele, si fonde con il cielo? Allora la vostra meta ideale non può che essere la Germania settentrionale, in una delle località balneari sul Mare del Nord o sul Mar Baltico.
Lo Strandkorb è l’equivalente tedesco dell’ombrellone con la sdraio. Ma come mai è così diverso da tutto ciò a cui siamo abituati? La spiegazione è molto semplice: la nobildonna Elfriede von Maltzahn era solita trascorrere le sue vacanze sulle spiagge del Mar Baltico, ma con l’avanzare dell’età e i reumatismi, passeggiare sulla sabbia non era proprio l’ideale. Nel 1882 si rivolse quindi a un mastro cestaio, tale Wilhelm Bartelmann, al quale chiese di trovare una soluzione al suo problema: trascorre ore sulla sabbia, comodamente seduta e al riparo dal vento e dai raggi solari troppo forti. Bartelmann accettò la sfida e ideò il primo Strandkorb, una speciale poltroncina da spiaggia con tettuccio reclinabile. Il successo fu immediato!
Ma non siamo tutti tipi da spiaggia. Che fare allora? Il Wattenmeer, quella striscia di fondale che rimane scoperta con la bassa marea, consente di fare incantevoli passeggiate guidate durante le quali scoprire anche tantissime curiose informazioni su questo ambiente così particolare e sui suoi abitanti.
Il Parco Nazionale Wattenmeer dello Schleswig-Holstein è un’oasi naturalistica popolata da uccelli in pericolo di estinzione che vengono qui a covare. Le escursioni proposte sono tantissime, tra cui una gita in barca a Friedrichskoog dove è possibile osservare dal mare le colonie di foche. Nel Parco Nazionale Wattenmeer della Bassa Sassonia, sull’isola frisone orientale di Borkum, si possono invece osservare la nave-faro e uno scheletro di balena intero.
Tra le caratteristiche delle località balneari baltiche ci sono i lunghi pontili che protendono sul mare anche per centinaia di metri e che, ogni anno in estate, ospitano allegre feste. Molto particolare è quella che si svolge alla fine di luglio a Sellin, sull’isola di Rügen. Qui, il pontile di 340 metri nel 1998 è stato ricostruito in legno secondo il modello originale. Se invece siete amanti dei velieri non potete perdere l’appuntamento con la famosa Hanse Sail, che si svolge a Rostock nella prima metà di agosto: un’occasione straordinaria per ammirare antichi velieri e partecipare a una grande festa.
Nella Germania settentrionale si possono fare vacanze sull’acqua anche nella splendida regione dei laghi del Meclemburgo che, con oltre 1000 laghi interconnessi, ben si presta per trascorrere emozionanti vacanze case galleggianti circondati da paesaggi incantevoli e molto vari. Se non avete la vostra bici, potete sempre noleggiarne una in loco per approfittare dei fantastici sentieri ciclabili nella regione dei laghi, per avere una visuale del panorama dalla terraferma e visitare i paesi e le cittadine che non sempre magari consentono l’attracco. Anche la fascia costiera vera e propria offre infinite possibilità per farsi scoprire su due ruote, seguendo il proprio ritmo e fermandosi sugli argini per godersi il panorama.
I cicloturisiti “fatti e finiti” possono scegliere di viaggiare lungo percorsi molto noti, come quello del Mar Baltico che si snoda per 1095 chilometri tra Flensburg e Ahlbeck/Usedom, solo a tratti collinoso e adatto anche ai bambini. Dimezzando le distanze, si può optare per il percorso Amburgo-Sassintz/Rügen, passando per Lubecca: solo 520 chilometri, anche questi adatti anche ai più piccoli. E anche il Mare del Nord propone magnifici itinerari tra i prati salati e gli argini, per ammirare panorami mozzafiato da punti altrimenti difficilmente raggiungibili.
Per maggiori informazioni: germany.travel
edalmea
Viaggiatrice e sciatrice entusiasta. Traduttrice, interprete, copywriter, innamorata della mia professione che mi vede impegnata soprattutto nei campi del turismo e della tutela della natura e dell’ambiente. Curiosa, rispetto le opinioni degli altri anche quando non le condivido. Appassionata di cucina a fasi alterne. Mi piace pensare che, nel mio piccolo, con il mio lavoro posso contribuire a rendere il nostro mondo migliore stimolando l’interesse per altri luoghi e culture e facendo scoprire che si può vivere bene anche rispettando l’ambiente.
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