L’estate bisogna coprirsi la testa e in molti ricorrono a qualsiasi “rimedio” per tenere al fresco il loro Gulliver. Dunque ci troviamo di fronte a bandane brandizzate da energy drink su teste di baldanzosi sessantenni, cappellini da camionista americano con loghi di macellerie locali indossati da ragazzi di 16 anni e coppole e simil panama sulle teste di ragazzi e ragazze di ogni età.
In un marasma che farebbe la gioia di un ghigliottinatore, i punti sono vari, ma i più vistosi sono due: non si sa che cappello indossare per essere eleganti o disinvoltamente eleganti. Non si sa cosa sia un Panama.
Sul primo punto ci sarebbe molto da discutere e lo faremo certamente nei prossimi giorni, mentre riguardo la seconda considerazione possiamo dare qualche nozione veloce circa l’amato – ma non compreso – Panama.
Il cappello di paglia è d’origine equadoregna e fu utilizzato durante gli scavi dell’omonimo canale per ripararsi dal sole battente. Fu subito apprezzato e “importato” nelle nazioni d’appartenenza ritagliandosi il vessillo di accessorio immancabile per l’estate.
L’originale presenta una specie di “rigonfiamento” sulla parte frontale, potremmo quasi definirlo un “dorso”, chiamato tecnicamente “optimo crown” che serve (negli autentici esemplari, grazie alla fibra elastica di cui è composto) a piegare il cappello senza sgualcirlo. C’è ovviamente la variante a questo, ovvero un cappello di foggia “classica”, potremmo definirlo un Fedora, che è più utilizzato.
Falde larghe, falde strette, nel corso del tempo è stato completamente rivisitato e adattato ai gusti dettati dallo Zeitgeist popolare, fino a diventare oggetto da bancarella dell’estate romana e italiana in generale, acquistato per pochi euro e calcato su giacche e camicie durante serate frenetiche in discoteca.
Lontano dai fasti gloriosi e dagli illustri personaggi che ne hanno fatto la storia.
Il nostro personalissimo omaggio a questo grande cappello è stato acquistarne uno a Lisbona (http://ilbicchierediverso.gqitalia.it/?s=lisbona) presso la Chapelaria Azevedo prodotto dalla Signes.
Colore miele scuro, piccola fascetta in pelle. Un panama un po’ avventuriero, un po’ spaccone, come veniva considerato un tempo. Ma che ben ci sta, visto che quando vediamo quello che passa sulla testa altrui ci sentiamo fieri di ciò che abbiamo in testa noi.
Buona scelta
IBD
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