Estate di settembre
Da Elys
Oggi questa estate
somiglia più a un settembre dimenticato. A un giorno sospeso sul vuoto, sazio
di ricordi, intriso di odiose nostalgie. La pioggia scivola sull’asfalto.
Lacrima di un pensiero sfatto. Affacciata alla finestra getto lo sguardo agli
incavi della strada e ho quasi l’impressione che siano bocche in attesa di
carpire il senso di un passo veloce, di un altro strusciato, di uno in procinto
di oltrepassare il marciapiede. Siamo simili a formiche da quassù. Formiche
affannate.
E poi viene una musica
da lontano e insieme un profumo di erba bagnata, di quei prati calpestati da
ragazzina. Prima era facile farsi delle domande e attribuirci delle risposte. Adesso
resta tutto un punto interrogativo. Una virgola tra soggetto e verbo. Uno
spazio che aspetti di riempire di cose: colori
Parole
Sogni
Speranze
Amore
Lavoro
Vacanze.
Ma per leggere il
cambiamento in un’ora qualunque serve tempo.
Devi aspettare, anche
se sei stufo.
Come me.
Foto di Pimthida
http://www.flickr.com/photos/pimthida/
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