Estate – gesti

Da Mizaar

Non so quanto di inconsapevole e svagato ci sia in un gesto che sa di distratto ed intimo, ma viene sbandierato ai quattro mari, con puntuale e femminile quotidianità. Emergono dall’azzurro, puntellando la linea d’orizzonte del colore dei loro costumi da bagno, donne, quasi sempre di una certa età. Ancora gocciolanti portano le mani al seno e strizzano la parte superiore dell’indumento in lycra, come se l’avessero appena deterso nel lavandino di casa, strizzano per far gocciolare il liquido in eccesso, con un senso di fastidio verso l’acqua del mare che poco prima le aveva accolte. Il gesto si accompagna alle parole che rovesciano addosso all’amica che immancabilmente le accompagna, una a sorreggere l’altra con la sola presenza, ché mai e poi mai andrebbero in acqua da sole. Un gesto noncurante e poco aggraziato, ma che viene ripetuto con convinzione. La necessità del sentirsi “ a posto “ prima di tutto, come quando davanti ad uno specchio inesistente, ci si mette le mani ai capelli per sistemare il ciuffo sfuggito alla cotonatura démodé.


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