Ma bando alla meteorologia.
Quest'oggi volevo proporre delle valide alternative alla villeggiatura fuori città, per tutti quelli che invece in città ci passano tutta l'estate, o semplicemente i suoi mesi più caldi.
Un riassunto del nostro agosto, finché è stato possibile vivercelo ancora, prima delle mazzate luciferine.
Siete pronti?
- Prima proposta: la via degli artisti.
E pensare che eravate uscite di casa solo allo scopo di accattarvi quel monopattino di plastica che avevate visto a 15 euro! (Attenzione: il veicolo richiede un lungo periodo di rodaggio. Non dico che sia una delusione, ma non aspettatevi l'entusiasmo dimostrato per quelli visti ai giardini e appartenenti agli altri bimbi. L'entusiasmo si smorza con il possesso dell'oggetto).
...ma funziona bene da seduta improvvisata per assistere comodamente ad un concertino fuori programma.
Ed eccovi arrivati in fondo al percorso della nostra visita: qui dove lo sguardo spazia finalmente libero dalle angustie della strada e ruota in circolo intorno al piazzale delle Poste Centrali, mirabilmente ristrutturato dopo soli du.. tr.., aspè, cinque anni di cantiere! Azz', però! Ma ve bene, apprezziamo il risultato e non commentiamo oltre:
L'ideale per lasciar razzolare conducente e veicolo in rodaggio. Ma attenzione: pavimento accidentato e altamente abrasivo di gomiti e ginocchia (fecce, mani...).
- Seconda proposta: turisti
perin casa.
Nella totale assenza di altri visitatori, ché solo un pazzo si troverebbe qui sotto il sole battente alle undici di mattina, la vedrete sondare le distanze.
Diventando sempre più piiiiiccola al vostro obiettivo.
E poi tornare indietro con la stessa, concentratissima, determinazione.
Mentre fiumi di visitantes confluiscono qui da ogni parte del globo terrestre, a immortalarsi reciprocamente con una mano alzata verso la celebre torre campanaria (bizzarro, il genere umano!)...
...lei avrà raggiunto il confine ultimo, e così minuscola non vi era mai sembrata prima, a confronto con l'enormità.
(Mamma, hai visto come tono veloce?)
...ma chi ci abita qui?
(toc toc!)
Mamma, ci tono dei tigno'i che cantano!
Hai visto che porta grande? Secondo te sarà la casa di un gigante?
No, mamma, quetta è la Chiesa gande del tigno'e.
Ah! (Qui c'è lo zampino della nonna, però).
E ha tombini fioriti!
Salutate pure la vostra ombra: è ora di rientrare.
- Terza proposta: dare da bere agli assetati.
Munitevi degli strumenti idonei.
E fate attenzione a non rovesciare nemmeno una goccia d'acqua, prezioso liquido vitale.
Va be' se volete potete bere pure voi! A voi il ristoro di un sorso d'acqua...
A voi il ristoro di un sorriso.
Chissà quanta ne avrete versata nei vasi e quanta in terra al termine dell'operazione? Siamo clementi: diciamo 50 e 50!
Ah, vi siete messe le scarpe? Allora si va a fare un'altra gita!
- Quarta proposta: prendere possesso degli spazi.
Di necessità si fa virtù.
In assenza di altri pretendenti e occupanti, forse spiaggiati su lidi lontani, prendiamo possesso del castello, un castello dalle abnormi dimensioni, che però non ci spaventano: esploreremo i suoi vicoli.
Risaliremo le sue rampe...
Sfideremo i suoi tranelli.
Vivremo una vacanza di avventura, come una piccola, sculettante Indiana Jones!
E senza timori, giù! Lungo lo scivolo più grande che io abbia mai visto.
In attesa che il tempo si rimetta, studieremo presto per voi altri percorsi di visita.
Nel frattempo: buon inizio settembre!
P.S.
Evviva evviva! Ieri è nato Tebazziano, il nuovo cuginetto di Mimi! Ben arrivato!