"Uno 'scambio' fra Pizzolato e Battisti? Si potrebbe arrivare anche a concepire una cosa del genere, se servisse ad assicurare un brutale pluriomicida alle patrie galere italiane. Ma la realtà è che non ci dovrebbe essere certamente bisogno di scambi di 'favori' su certe cose. La giustizia non può essere oggetto di mercimonio, ciascuno deve tornare a scontare il proprio debito nel suo paese perché è giusto e dovuto che sia così. Ci piace pensare piuttosto che l'Italia, ancora una volta, stia dando esempio di civiltà, di rispetto e di correttezza, facendo ciò che è giusto. Un atto dovuto, e ancora a noi negato da troppo tempo, così che continua a perpetuarsi l'insopportabile oltraggio nei confronti delle famiglie delle vittime di Battisti, dello Stato italiano e delle sue Istituzioni, di noi Appartenenti alle Forze dell'Ordine che lavoriamo senza risparmiarci perché si possa giungere ad ottenere giustizia, per tutti gli italiani che vedono negato il principio che chi sbaglia deve pur pagare il proprio debito, e tutto ad opera di un altro Paese, che chiede ma non da, e che fin qui ha purtroppo dimostrato di concepire certe questioni a senso unico".
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a proposito della notizia che l'ex banchiere italo-brasiliano Henrique Pizzolato, condannato a 12 anni e 7 mesi di carcere in Brasile nell'inchiesta "Mensalao" e detenuto a Modena, sarà estradato dall'Italia così come richiesto dalle autorità brasiliane. In proposito sui media è stato ipotizzato che possa quindi delinearsi una sorta di "scambio" tra Italia e Brasile dopo l'arresto nel Paese sudamericano dell'ex terrorista rosso Cesare Battisti, già condannato in Italia per quattro omicidi.
"Pizzolato deve andare in Brasile - prosegue Maccari - e Battisti deve tornare in Italia perché è giusto così. Ma se la prima circostanza è ormai certa e prossima, noi purtroppo siamo ancora ben lontani dal vedere garantito il nostro diritto a ottenere giustizia, ed in tal senso è certamente auspicabile che chi di competenza si prodighi perché tutto si svolga nella maniera più celere, è il minimo che ci è dovuto dopo il grave oltraggio subito fin qui".