Estranea all' imu

Sarebbe tutto più facile se la pagina non fosse bianca. Chissà se esiste qualche impostazione per cambiarle colore. Un bel fucsia (o fuxia?...devo confessarvi che sono andata a cercare la dicitura corretta e oltre a non aver trovato una risposta definitiva, il dubbio si è infittito. Come succede quasi sempre. Però ora so da dove deriva il nome di questo colore: da una pianta che si chiama Fuchsia e che ha i fiori di questo colore. Quindi ora ho tre alternative tra cui scegliere: fucsia, fuxia o fuchsia. Non me ne piace una) o un verde acceso o magari un azzurro carico, mi aiuterebbero a iniziare meglio e soprattutto più velocemente, un nuovo post. Potrei cambiare il colore in base all'umore e il più sarebbe già fatto. Oggi probabilmente opterei per una pagina giallo tenue. Non sono ancora del tutto sveglia e il cielo che intravedo dalla finestra, non mi stimola più di tanto. So già che sarà una di quelle giornate che semplicemente passerà (escludendo il film che andrò a vedere stasera). Avrei voglia di essere seduta su una poltrona, davanti a un camino, in una casetta di legno, mentre fuori nevica. Cioccolata calda in una mano e libro nell'altra. Immagino il cielo buio e i rumori del bosco in lontananza. Immagino il fuoco che scoppietta e io che cambio posizione, allungando le gambe sul tappeto di pelo. La casa è piccola. Legno ovunque. Un solo locale e un soppalco che ospita un letto enorme e caldo. Grossi cuscini e profumo di montagna nell'aria.Mi è sempre piaciuto immaginare la quotidianità in case che non esistono. Ne ho abitate così tante, da non ricordarle nemmeno più tutte. Quelle che preferisco sono sempre state casali in campagna o ruderi e cascine. Non è quasi mai mancata una biblioteca, un camino, un giardino e la lontananza da tutto il resto. Sono luoghi in cui mi rifugio, ma non sono altro che la mia testa arredata con gusto.In ogni casa che ho immaginato, ho sempre lasciato un pezzettino di me. In quella di oggi, lascio la malinconia. Risolleviamo la giornata.
B.