Estrazione e lavorazione del marmo
Creato il 22 agosto 2011 da Maestroorso
Pur essendo ancora il lavoro del cavatore pesate e non privo di pericolo, la tecnologia anche in questo settore a fatto passi da gigante, filo elicoidale diamantato,potenti argani e gigantesche macchine da movimento terra e sollevamento la fanno da padroni in cava.dopo il tradizionale distacco del marmo dalla montagna, sezionando i blocchi e disponendoli in ordine pronti per essere caricati su camion ben strutturati per pesi elevati, si perché il peso specifico del marmo è di circa 30 quintali il metro cubo e normalmente si possono trasportare fino a 30 tonnellate, affrontando forti pendenze per arrivare ai laboratori di trasformazione.
All'arrivo in laboratorio i blocchi vengono accatastati per tipolologie in attesa di essere tagliati in svariati spessori da 06 mm fino a 10 cm (lastre) oppure a massello con misure più grandi o molto grandi, il tutto relativo alle diverse ordinazioni.
Tralasciando per ora il settore artistico mosaici etc..generalmente il prodotto più piccolo nei laboratori di marmo come dimensioni e spessore sono le pavimentazioni, anche se in alcuni casi possono essere di misure considerevoli e il prodotto con le misure maggiori si raggiunge le colonne in marmo di grandi dimensioni.
Il taglio del marmo e la sua maggiore abrasione si ottiene con una lega di metallo e sabbia di diamante sintetico industriale applicata e saldata a placchette di diversi millimetri sulla corona di dischi con diametri diversi e/o rivestendo con dei cilindretti ricoperti con la stessa lega un piccolo cavo con uno spessore di pochi millimetri e svariate lunghezze chiamato filo diamantato, il tutto accompagnato da abbondante getto d'acqua per evitare il forte surriscaldamento da attrito generato dal veloce movimento circolare impresso dall'albero di motori elettrici. Inoltre con utensili di varie forme sempre diamantati si ottengono svariate sagomature, cornici e bordi arrotondati sia con l'ausilio di macchinari oppure manualmente con lavorazioni secco. La lucidatura del marmo è un altro aspetto importante ai fini del prodotto finto, si ottiene nel settore industriale facendo scorrere le lastre di mamo su dei banchi con rulliera a velocità lenta e controllata, dei macchinari a ponte collocati sopra i banchi con diversi motori distanziati e a lavorazione orizzontale muniti di più mandrini che montano mole abrasive e lucidanti. Con macchine mono testa a banco controllate manualmente utilizzando le stesse mole abrasivo/lucidanti si ottiene la lucidatura di superfici medie o piccole su lavorati con diversi spessori, (manettone). Per la lucidatura manuale di bordi e spigoli nella finitura si utilizzano piccoli dischi elettrolitici e cartine smerigliate di forma circolare con diverse grane montate su smerigliatrici angolari e/o verticali.
Il marmo oltre alla lucidatura e levigatura e il marmo spazzolato, si presta ad altri tipi di lavorazioni più rustiche e/o grezze, le principali sono la lavorazione a bocciarda, fiammatura, sabbiatura, spuntatura, zigrinatura ed altre che trovano generalmente su lavorati collocati all'esterno.