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ETICA «HACKER» E VISIONE CRISTIANACiviltà Cattolica via Alex Knapp’s Robot Overlords
Antonio Spadaro S.I.
Ormai è convinzione comune che gli hacker siano sabotatori, se non veri e propri criminali informatici. Parlare di etica hacker può allora suonare persino ironico. L’articolo cerca di fare chiarezza sulla loro storia, la loro vera identità e la loro «filosofia», distinguendoli chiaramente dai cracker, operatori di illegalità. Indagando i modelli di vita e di ricerca intellettuale hacker, fondati sulla creatività e la condivisione, se ne discute la compatibilità con una visione cristiana della vita. Senza paragonare indebitamente comunità hacker e comunità cristiana, si conclude come i cristiani e gli hacker oggi, in un mondo votato alla logica del profitto, hanno comunque molto da darsi, come dimostra del resto anche l’esperienza degli hacker che fanno della loro fede un impulso del loro lavoro creativo.
Il sito di Antonio Spadaro ha anche altri articoli interessanti:
- «Verso una “cyberteologia”?. L’intelligenza della fede nel tempo della Rete», in La Civiltà Cattolica 2010 IV 465-476
- «Per una spiritualità dell’innovazione», in La Civiltà Cattolica 2008 II 564-576
- «Wiki. Utopie e limiti di una forma di “intelligenza collettiva”», in La Civiltà Cattolica 2005 III 130-138.
- «Il fenomeno “blog”», in La Civiltà Cattolica 2005 I 234-247.