Dico purtroppo perchè secondo me, al di là delle mode e delle convinzioni costruite nel tempo, ci sono vitigni anche nella stessa Sicilia molto più interessanti, con caratteristiche e potenzialità di maggior prospettiva.
Uno di questi è il Nerello Mascalese, vitigno autoctono molto antico, coltivato principalmente alle pendici dell'Etna, su terreni vulcanici, che insieme al Nerello Cappuccio da vità ad una DOC davvero molto interessante: l'Etna Rosso.
La DOC in questione si riferisce al territorio di Catania chiaramente, ma il Nerello viene impiegato anche nella DOC Faro nella zona di Messina.
In generale il Nerello è considerato dagli esperti un vitigno nobile, in grado di dar vita a vini che olte ad avere una gradazione importante (13-15%), regalano emozioni notevoli grazie alle spiccate caratteristiche organolettiche, soprattuto in annate particolari.
Da infatti vita a vini di elevata struttura, complessi con sentori olfattivi fini e particolari, equilibrati con un finale lungo e piacevole. Grazie all'altezza dei vigneti e alla notevole escursione termica, anche l'acidità è marcata e regala freschezza al palato.
Al Vinitaly 2011 ho avuto la fortuna di assaggiare qualche campione davvero valido come i due qui di seguito:
Sentori floreali di glicine, frutti rossi di bosco e ciliegia, note minerali di grafite arricchiscono un vino di corpo, dal finale lungo, asciutto e persistente. Prezzo intorno ai 25€.
Buona degustazione
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