Etoanalisi - Voce

Creato il 24 agosto 2010 da Bruno Corino @CorinoBruno


Ogni nuova disciplina ha bisogno di una presentazione. Neanche la nostra fa accezione a questa regola. Tuttavia, più che un lungo trattato, scriverò una breve voce di Enciclopedia. L’Etoanalisi è lo studio del comportamento interattivo, e si differenzia tanto dalla Etologia quanto dalla Etologia umana. Il termine riprende sia il significato di "Ethos", inteso come comportamento o modo d'agire, che quello di "Analisi". La definizione corretta è: "Analisi profonda del comportamento nell'ambito delle relazioni umane". Pertanto, l'Etoanalisi sta all'Etologia come la psicoanalisi stava alla psicologia.
L’etologia è il termine utilizzato, nel 1854, da Geoffroy Saint-Hilaire per designare «lo studio del comportamento degli animali nel loro ambiente naturale». Si tratta dunque di una branca della zoologia. In seguito, studiosi quali Pavlov e Watson hanno tentato di spiegare il comportamento riferendosi a modelli meccanicistici: la riflessologia, il béhaviorismo (comportamentismo) di Watson ravvisano in ogni comportamento la manifestazione di una risposta a uno stimolo. Bisogna aspettare il 1935 e i lavori di K. Lorenz e di N. Tinbergen perché l’etologia divenga «lo studio biologico comparato del comportamento». Secondo questo indirizzo di pensiero esistono in ogni organismo vivente degli adattamenti filogenetici che determinano il comportamento. L’etologia è alla ricerca di «schemi comportamentali universali interspecifici». Successivamente, l’etologia ha esteso la sua sfera d’azione sino ad includere il comportamento umano. È così nata “l’etologia umana”, incentrata sulla ricerca delle basi filogenetiche dei nostri comportamenti. I. Eibl-Eibesfeldt ha analizzato un esauriente repertorio di comportamenti umani, concernente l’espressioni facciali, le posture e i gesti spontanei. L’etoanalisi si differenzia dalla etologia (animale e umana), in quanto prende in esame non il comportamento in sé, ma il comportamento interattivo, ossia un comportamento che rinvia a un altro comportamento in una sequenza di eventi.
L'etoanalisi si occupa soprattutto della "mediazione interpersonale": cerca di analizzare come si distribuiscono e si modificato i rapporti di potere nell'ambito delle relazioni, al fine di far emergere, in altri termini, la fonte delle tensioni e dei conflitti interpersonali. L'oggetto di analisi non sono né gli individui né le persone, bensì le relazioni umane. L'esame del comportamento viene effettuato sempre in relazione all'altro; e l'altro non necessariamente deve essere visto come un "individuo umano"; l'altro può essere anche un gruppo sociale, una nazione, un'azienda, un partito politico, un'istituzione qualsiasi, ecc.; è sufficiente che l'altro sia percepito come un'unità, anche se tale unità può essere tanto "individuale" quanto "collettiva".


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