Ettore, l’uomo straordinariamente forte

Da Iladev @IlariaDeVita

Mi piacciono le storie diverse, non convenzionali, che offrono punti di vista e prospettive nuove ed insolite. Mi piace stupirmi e mi annoia la banalità (uh che persona facile, si salvi chi può). Proprio per questo motivo la casa editrice Settenove su di me ha fatto centro: propone belle storie di rottura che vanno contro gli stereotipi in modo simpatico e rassicurante ma incisivo. Ve ne ho già parlato a proposito di Carlotta, la bambina che odiava essere una principessa tutta rosa e di Papà aspetta un bambino. E ora non potevo non innamorarmi-platonicamente si intende- di Ettore, l’uomo straordinariamente forte. Libro super-bello della giovane francese Magali Le Huche. Consigliato dai 4 anni.

Ettore è uno dei personaggi del circo Extraordinaire in cui è ambientata la storia. Un mondo affascinante pieno di clown, ballerine, acrobati, lanciatori di coltelli e domatori. Ce li immaginiamo tutti dalla forte personalità, le donne aggraziate e gli uomini virili, robusti e molto machi. Questo perché tendiamo a catalogare le persone in caselline a seconda dell’idea preconcetta che abbiamo di loro e a cui ci è comodo che corrispondano. Facciamo molta meno fatica così!

Come reagiamo invece sapendo che Ettore è un culturista, un uomo muscolosissimo che solleva pesi come fossero moscerini ma si rilassa facendo l’uncinetto? All’inizio rimaniamo spiazzati ma poi questo hobby ci sembra perfettamente plausibile e non in contrasto con il lavoro “da duro” di Ettore. Nelle persone possono convivere tanti aspetti diversi e anzi è bello secondo me che sia così. Ed Ettore a me piace tanto. Poi chi più dei bambini può essere pronto ad accogliere la semplice rivoluzione di questi aspetti contrastanti?

La storia raccontata è magica, superdivertente e c’è anche un tenero risvolto amoroso. Ettore è un artista potente, bravissimo e molto apprezzato dal pubblico ma terminati gli spettacoli è una persona schiva e solitaria con la passione rilassante per l’uncinetto. Il suo successo genera l’invidia dei colleghi che un giorno per vendicarsi di lui svelano a tutti il suo hobby segreto. Ettore è umiliato da questa rivelazione pubblica ma la sua capacità creativa all’improvviso si rivelerà molto utile: un tifone infatti si abbatte sul circo distruggendo il tendone e tutti i costumi di scena. Così la ballerina Leopoldina (e qui entra in gioco l’amour) convince Ettore a fare una lezione collettiva di dritto e rovescio (di cui io non capisco niente di niente!) per ricostruire i costumi. Come andrà a finire?

Il libro è bellissimo, colorato di rosa e giallo limone, con immagini un po’ vintage e una storia dolce e divertente anti stereotipi ed omologazione di cui c’è assoluto bisogno. Bisognerebbe avere a casa tutti i libri di Settenove per crescere bambini liberi e capaci di autonomia di pensiero…o almeno mettere un mattoncino in questo percorso non facile ma importantissimo. Libri che servono tanto anche agli adulti o forse più a loro, infarciti come siamo di preconcetti e catalogazioni rassicuranti ma limitate. Voi che ne pensate di Ettore? Siete pronti al macho con l’uncinetto o vi fate spaventare dalla novità? Io vorrei farmi insegnare l’uncinetto da Ettore visto che sto a livello sottozero in materia. Avrà un minuto libero per me?


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