Seguendo il Lungarno, si trova il più grazioso dei monumenti pisani, cioè la chiesa di Santa Maria della Spina, o Santa Maria del Pontenuovo, una chiesa in miniatura, quasi una cappella, fabbricata tutta contro il parapetto del fiume (anni or sono venne demolita pietra per pietra, per ricostruirla sopra il letto dell'Arno).
Tale gioiello, eretto verso il 1325, per accogliere una spina della corona di Cristo, è dello stile gotico più puro; l'armonia delle proporzioni, la ricchezza dei marmi bianchi e neri, dei pinacoli , delle statue, fanno quasi dimenticare la sua esiguità.
All'esterno dodici statue d'apostoli guardano verso la riva; internamente le statue hanno pure un posto importante, quasi per affermare la loro intima unione coll'architettura gotica.
In tale navata, o meglio in tale sala, coperta da una travatura visibile, e rischiarata da finestrelle ovali che danno le une sulla riva, le altre sul fiume; quattro statue - due Madonne, San Giovanni Battista e San Pietro - ci rivelano la mano un po' pesante e ruvida di Nino, figlio di Andrea da Pisa.
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