Euro 2012 – Campionato europeo di calcio – Grecia: ci riprova ancora dopo il titolo del 2004

Creato il 05 aprile 2012 da Pierumberto @Pierumberto

Come si suol dire il Campionato europeo per la nazionale greca viene a “fagiolo” per dimenticare o meglio esorcizzare la propria crisi economica drammatica.

A marzo 2011 accade una cosa senza precedenti: la FIFA stila la Classifica Mondiale della FIFA e la Nazionale greca viene proiettata al 10º posto, davanti alla Nazionale italiana ferma all’11º posto e a quella Nazionale francese ferma al 18º posto. Per di più la squadra è allenata dal grande allenatore portoghese Fernando Santos per cui darà certamente filo da torcere agli avversari. Vuole bissare il titolo europeo di 8 anni fa proprio in Portogallo.

La Nazionale di calcio greca (greco: Εθνική Ελλάδας) nonostante possa vantare solo due partecipazioni ai Mondiali (1994 e 2010) e tre agli Europei (1980, 2004 e 2008), la nazionale si fregia del titolo di Campione d’Europa conquistato in Portogallo nel 2004, contro ogni pronostico: la vittoria finale greca era quotata addirittura 1 a 150.
Il capitano della selezione è il centrocampista Giorgios Karagounis, ex giocatore dell’Inter, il giocatore più rappresentativo insieme al difensore Vasilis Torosidis, al centrocampista Kostas Katsouranis ed al bomber Theofanis Gekas.
La prima partecipazione della Grecia ad un torneo di primo piano risale agli Europei 1980, dove la squadra esce al primo turno classificandosi ultima nel proprio girone, dopo aver perso con l’Olanda (1-0), la Cecoslovacchia (3-1) e pareggiato l’ultima gara con la Germania Ovest (0-0) (futura vincitrice del torneo). Dopo tale partecipazione si verifica una lunga assenza dal palcoscenico internazionale di rilievo, che viene interrotto con la qualificazione ai Mondiali di USA 1994. Il bilancio, in quell’occasione, è disastroso, con tre sconfitte in altrettante gare disputate, zero gol segnati e 10 subiti (4-0 da Argentina e Bulgaria, 2-0 dalla Nigeria).
Euro 2004: Grecia Campione d’Europa:
La prima partita importante vinta a livello di manifestazioni tra Nazionali di calcio è stato il primo match dell’Europeo 2004 (12 giugno 2004, Grecia-Portogallo 2-1). La Grecia ha poi proseguito il suo cammino nella competizione eliminando con due 1-0 consecutivi prima i campioni in carica della Francia nei quarti di finale (prima della partita la delegazione greca, convinta della sconfitta, aveva addirittura già disdetto l’albergo e prenotato l’aereo per Atene) e poi la favorita Repubblica Ceca in semifinale. Nella finale di Lisbona la Grecia ha incontrato nuovamente il Portogallo padrone di casa, battuto anche questa volta (1-0). Il successo all’Europeo portoghese è andato così ad una Nazionale che alla vigilia del torneo era quotata dai bookmaker da 80-1 a 150-1 come vincitrice finale.

Il grande Otto Rehhagel:
Otto Rehhagel, sulla panchina ellenica dal 2001 al 2010
Il trionfo greco a Euro 2004 ha fatto balzare la Grecia dal 35º al 14º posto della classifica mondiale della FIFA (luglio 2004). Questo salto è il miglior progresso mai registrato da una nazionale nel Ranking in un solo mese e nella parte alta della graduatoria. Infatti, pur essendoci stati progressi più notevoli da un mese all’altro, questi sono venuti in parti ben più basse della classifica.
Il trionfo della nazionale ellenica a Euro 2004 è il miglior risultato sportivo mai raggiunto dal paese nella sua storia. Oltre a comparire sui francobolli locali, i giocatori della Grecia hanno ricevuto medaglie da Kostis Stephanopoulos, Presidente della Grecia, e da Christodoulos, Patriarca di Atene, nonché un’estasiata ovazione del pubblico che si era radunato per accogliere trionfalmente la nazionale e acclamarla per tutta la durata del tragitto che porta dall’aeroporto di Atene allo Stadio Panathinaiko, dove l’intero establishment politico e religioso della nazione era in attesa della squadra.
I vincitori di Euro 2004 sono stati selezionati per il titolo di Squadra Mondiale dell’Anno ai Laureus World Sports Awards del 2005.
Infortuni e i nuovi innesti:
Dopo la vittoria all’Europeo 2004 qualcuno non curante di certe realtà dava già la Grecia favorita nel gruppo europeo di qualificazione ai Mondiali 2006. Ciononostante, dopo una dura battaglia con Ucraina, Turchia e Danimarca, terminò amaramente la sua avventura in quarta posizione, non riuscendo così a guadagnarsi un posto tra le trentadue finaliste di Germania 2006. Complice anche molta sfortuna, come molti infortuni di alcuni giocatori celebri che hanno dovuto saltare alcune partite fondamentali, come l’ex romanista Traianos Dellas pilastro della difesa della nazionale. In questo periodo Otto Rehhagel, dovette fare i conti con il ritiro di molti giocatori dalla nazionale come Theodoros Zagorakis, Fanis Katergiannakis, Vassilis Lakis e Nikos Dabizas, Stelios Venetidis che hanno indotto Rehhagel ha sperimentare nuovi giocatori come il portieri Stefanos Kotsolis e il già conosciuto Konstantinos Chalkias. Per l’attacco dopo il ritiro di Demis Nikolaidis, spuntano nuovi nomi come Ioannis Amanatidis, Georgios Samaras del Manchester City e Theofanis Gekas diventatto capocannoniedere della Bundesliga con 20 goal in forza al Bochum.
Il 3 luglio 2006 la FIFA sospese tutte le associazioni collegate alla Federcalcio ellenica, inclusa la Nazionale, dal calcio internazionale con effetto immediato, accusando la Federazione di non essere sufficientemente indipendente in materia decisionale dal governo greco.

GIRONE per la qualificazione: 2008:
La Grecia in campo nel 2007 contro Malta.
Nei sorteggi per i gironi di qualificazione a Euro 2008 la Grecia poté beneficiare del ranking più alto tra i paesi europei in quanto Campione d’Europa in carica. Grazie a questa posizione di vantaggio, la Nazionale ellenica fu inserita nel Gruppo di Turchia, Norvegia, Bosnia Erzegovina, Ungheria, Moldova e Malta. Si trattava dell’unico gruppo di qualificazione a Euro 2008 dove non figuravano squadre qualificate a Germania 2006.
Successivamente tale sospensione è stata poi annullata e la Nazionale greca ha intrapreso regolarmente il suo cammino per le qualificazioni ad Euro 2008, alla cui fase finale si è qualificata matematicamente il 17 ottobre 2007. La Nazionale di Rehhagel ha vinto il proprio girone conquistando 31 punti su 36 disponibili nel Gruppo C, risultando la migliore selezione europea nella fase di qualificazione. La Grecia va anche a vincere fuori casa contro la Turchia per 0-1 con rete di Ioannis Amanatidis, prendendosi la rivincita dell’umiliante 4-1 ad Atene e viene proiettata all’11esimo posto nella Classifica Mondiale della FIFA.
Nella fase finale della rassegna continentale, tuttavia, la Grecia non ha ripetuto il brillante cammino di quattro anni prima: in tre partite ha rimediato altrettante sconfitte (contro Svezia, Russia e Spagna) ed è stata eliminata.
Mondiale 2010:
La Nazionale ellenica si è qualificata per il Mondiale 2010 arrivando dapprima seconda nel suo girone poi battendo l’Ucraina ai play-off. Dopo il pari a reti bianche del 14 novembre 2009 allo Stadio Olimpico di Atene, nella partita di ritorno a Kiev la Grecia si è imposta per 1-0 con gol di Dimitris Salpigidis su passaggio di Georgios Samaras. Il successo ha consentito ai greci di raggiungere il 12º posto nella Classifica mondiale della FIFA.
Theofanis Gekas, uno degli attaccanti della Nazionale Greca, in forza al Bayer Leverkusen, è stato il capocannoniere delle qualificazioni al Mondiale 2010 delle Nazionali europee con 10 reti, una in più dell’inglese Wayne Rooney.
Nella rassegna mondiale la Grecia non parte nel migliore dei modi, perdendo per 2-0 il match inaugurale del gruppo B contro la Corea del Sud. Nella seconda partita si rimette in gioco grazie ad una grande vittoria in rimonta, per 2-1, contro la Nigeria. Sono i primi punti conquistati dagli ellenici nella fase finale di un Mondiale, la reti portano le firme di Dimitris Salpigidis e Vasilis Torosidis.Nella terza partita, tuttavia, l’Argentina si dimostra un ostacolo troppo duro per i greci, che vengono battuti per 2-0,con reti di Demichelis e Palermo.
Termina l’Era Rehhagel e Inizia quella Santos.
A distanza di pochi giorni dall’eliminazione Otto Rehhagel abbandona la carica di C.T. dopo nove anni, risultando il secondo tecnico rimasto in carica più tempo nella Nazionale greca. Il presidente della Federazione ellenica a questo annuncio disse “La nazionale greca e tutto lo sport greco sarà sempre grato e riconoscente verso Otto Rehhagel che ha cambiato la mentalità del calcio greco, permettendo di entrare nella storia”.
Il suo posto viene preso dal portoghese Fernando Santos, già allenatore di Aek Atene, Paok Salonicco, Panathinaikos e Benfica.
Fernando Manuel Fernandes da Costa Santos, noto come Fernando Santos (Lisbona, 19 ottobre 1954), è stato anche calciatore portoghese.
Il nuovo allenatore alla prima conferenza stampa dichiara che la sua line di gioco sara’ un po’ diversa da quella del suo predecessore, più in attacco e meno difensivista.
EURO 2012:
Con il nuovo allenatore la Grecia si qualifica all’Europeo 2012, terminando prima nel gruppo F davanti alla Croazia, in questo modo la la Nazionale Greca partecipa al suo terzo europeo consecutivo di cui uno anche vinto. Il nuovo allenatore ottiene subito il record senza sconfitte, una cosa non riuscita in precedenza a Otto Rehhagel in occasione della qualificazione ad Euro 2004, prima di laurearsi campione d’Europa.

Ecco tutte le partite che hanno portato la Grecia a diventare campione d’Europa:
Primo turno:
Portogallo-Grecia 1-2 (Karagounis, Basinas)
Grecia-Spagna 1-1 (Charisteas)
Russia-Grecia 2-1 (Vryzas)
Quarti di finale:
Grecia-Francia 1-0 (Charisteas)
Semifinale:
Grecia-Repubblica Ceca 1-0 dts (Dellas, silver gol)
Finale:
Grecia-Portogallo 1-0 (Charisteas)
Numeri:
Risultati: 4 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta
Gol: 7 fatti, 4 subiti
Massima vittoria: 1-0 (Portogallo, Repubblica Ceca, Francia), 2-1 (Portogallo)
Massima sconfitta: 2-1 (Russia)
Miglior marcatore: Charisteas (3)
Maggior numero di presenze: Nikopolidis, Dellas, Fyssas, Kapsis, Seitaridis, Katsouranis, Zagorakis, Charisteas (6)
Minuti di imbattibilità: 343′ (dal 17′ di Russia-Grecia fino alla fine del torneo).

Colori e simboli:
Storicamente la Grecia ha giocato in divise completamente blu con bordini o rifiniture bianche. Dal 2004, probabilmente per onorare l’inattesa vittoria agli Europei conseguita in maglia bianca nella finale, la nazionale ha invertito i colori, giocando in casa con maglia bianca e bordi azzurri e in trasferta coi colori invertiti. Il fornitore tecnico dal 2004 è Adidas, che ha sostituito Le Coq Sportif che a sua volta sostituì Diadora.
Sul petto i calciatori non portano lo stemma della federazione calcistica greca, ma una bandiera greca stilizzata e capovolta verso il basso e con la croce greca non nel cantone ma che prende tutto il “capo”. La composizione è inserita in un riquadro azzurro che reca anche la parola ΕΛΛΑΣ (“Hellas” = Grecia).

La Grecia non ha giocato sempre in uno stadio fisso, anche se per gran parte della sua storia le proprie partite casalinghe le ha disputate allo Stadio Karaiskákis del Pireo, impianto locale della squadra Olympiacos. Talvolta è stato sostituito dallo Stadio Kaftanzoglio di Salonicco. L’impianto del Pireo è stato utilizzato sia nelle qualificazioni ai mondiali del 2006 nonché in alcune di Euro 2008: a causa però di violenti scontri avvenuti nello stadio, le restanti partite sono state disputate nello Stadio Pankritio e poi allo Stadio Olimpico di Atene. Per le qualificazioni ad Euro 2004, invece, dato che gli stadi erano in ristrutturazione, si scelse lo Stadio Apostolos Nikolaidis, sede del Panathinaikos.

NOTE:
L’Olimpico di Atene ha già ospitato varie partite della nazionale nell’arco della storia passata della squadra ed ospita anche le partite dell’AEK Atene. L’impianto, da sempre polifunzionale in quanto utilizzato anche per eventi olimpici e riguardanti altri sport, è stato costruito nel 1980 e ristrutturato nel 2004 per la XXVIII Olimpiade affidata proprio alla capitale greca.
Lo stadio ha ricevuto il riconoscimento delle 5 stelle UEFA, che viene assegnato agli stadi con elevati livelli di strutture, spaziando dal numero di spettatori alle possibilità che offrono, i quali sono gli unici che possono ospitare le finali di UEFA Champions League: l’impianto ne ha ospitate già ben due. Lo stadio ha 71.000 posti circa.

Rivalità:
La Nazionale greca gioca le sue partite più accese contro i vicini della Nazionale turca. Grecia e Turchia, già rivali nella corsa al Mondiale tedesco, sono finite nello stesso girone di qualificazione ad Euro 2008 e, nonostante la Grecia abbia sofferto un pesante 4-1 casalingo, ha poi finito la sua corsa in testa al girone seguita proprio dai rivali, che è riuscita a battere per 1-0 ad Istanbul. Entrambe le squadre si sono qualificate.
Molto sentite sono anche le partite con i vicini albanesi e macedoni, decisamente inferiori a livello tecnico.

La rosa completa dei partecipanti all’europeo 2012:
1 P Alexandros Tzorvas 12 agosto 1982 (29 anni;
13 P Michalis Sifakis 9 settembre 1984 (27 anni);
2 D Giannis Maniatis 12 ottobre 1986 (25 anni);
3 D Georgios Tzavelas 26 novembre 1987 (24 anni);
4 D Giannis Zaradoukas 12 dicembre 1985 (26 anni);
8 D Avraam Papadopoulos 3 dicembre 1984 (27 anni);
11 D Loukas Vyntra 5 febbraio 1981 (31 anni);
15 D Vasilis Torosidis 10 giugno 1985 (26 anni);
19 D Sokratis Papastathopoulos 9 giugno 1988 (23 anni);
22 D Kyriakos Papadopoulos 23 febbraio 1992 (20 anni);
5 C Thanos Petsos 5 giugno 1991 (20 anni);
6 C Grigoris Makos 18 gennaio 1987 (25 anni);
10 C Giorgios Karagounis 6 marzo 1977 (35 anni);
16 C Alexandros Tziolis 13 febbraio 1985 (27 anni);
18 C Sotiris Ninis 3 aprile 1990 (21 anni);
21 C Kostas Katsouranis 21 giugno 1979 (32 anni);
23 C Ioannis Fetfatzidis 21 dicembre 1990 (21 anni);
12 C Giorgos Fotakis 29 ottobre 1981 (30 anni);
17 C Pantelis Kafes 24 giugno 1978 (33 anni);
7 A Georgios Samaras 21 febbraio 1985 (27 anni);
9 A Nikos Liberopoulos 4 agosto 1975 (36 anni);
14 A Dimitris Salpigidis 18 agosto 1981 (30 anni);
20 A Giorgos Georgiadis 14 dicembre 1987 (24 anni).

Pierumberto Angeli


Foto da Wikimedia Commons
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